Arresti in corso da parte della Polizia a Vibo Valentia, Milano e Bologna al termine di un' indagine nei confronti di presunti appartenenti alla cosca Piscopisani, in lotta con la famiglia Patania di Stefanaconi per il controllo delle attività illecite in provincia di Vibo. Tra i destinatari dei provvedimenti anche presunti responsabili dell'omicidio del boss Fortunato Patania, ritenuto capo della cosca, ucciso a Vibo nel settembre del 2011, che diede origine alla faida tra le due famiglie.
Sono cinque le misure restrittive emesse dal Gip di Catanzaro al termine delle indagini condotte dal Servizio centrale operativo della Polizia e dalle squadre mobili di Catanzaro e Vibo Valentia. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di omicidio, porto abusivo di armi, favoreggiamento e rapina, aggravati del metodo mafioso. La faida tra le famiglie Piscopisani e Patania è scoppiata dopo l'omicidio di Fortunato Patania, capo storico della famiglia, ed ha provocato in poco più di 10 mesi cinque omicidi e 6 tentati omicidi. Tra le persone assassinate anche Davide Fortuna, considerato elemento di vertice dei Piscopisani: l'uomo fu ucciso sulla spiaggia di Vibo Marina nel luglio 2012. Le indagini seguite all'omicidio, organizzato proprio per vendicare l'assassinio del boss, hanno consentito di accertare che per uccidere Fortuna la cosca Patania aveva assoldato dei killer professionisti provenienti dall'Europa dell'Est. (ANSA).