Aveva 40 anni, era lametino ma da tempo trapiantato in Veneto. Aldo Gualtieri faceva l’artigiano a Romano D’Ezzelino, vicino Vicenza. Sabato scorso è stato ucciso nella sua casa e portato in un bosco dov’è stato bruciato. Per l’omicidio sono stati arrestati la convivente Lucia Lo Gatto, 41 enne, anche lei lametina, e l’amante 27enne Manuel Palazzo. Secondo gli investigatori i due amanti dopo aver ammazzato Gualtieri l’hanno caricato su una Golf per portarlo nel bosco dove gli hanno dato fuoco nel tentativo di cancellare ogni traccia. L’hanno coperto con un cumulo di pietre. Poi di nuovo in macchina per creare un alibi, ma qualcosa s’è messa di traverso perchè l’auto s’è fermata per un problema alla batteria. Hanno chiamato un meccanico del paese che li ha visti tesi e con una gran fetta di ripartire, ed ha notato del fumo che veniva su dal bosco. Le forze dell’ordine conoscevano la coppia per le frequenti liti che scoppiavano in casa. E proprio nell’appartamento sembra si sia consumato il delitto. Nonostante questo i due amanti da qualche giorno vivevano nella stessa casa dove tra giovedì e venerdì scorsi sono stati trovati dagli investigatori. Le due figlie minorenni della vittima sono state portate in una struttura assistenziale. I carabinieri si sono messi in moto dopo che il meccanico ha segnalato alle forze dell’ordine l’incontro con la coppia che aveva l’auto in panne a Possagno, 12 chilometri da dove s’era consumato il delitto. La pista seguita da subito è stata quella passionale. Dopo l’arresto la squadra della scientifica ha scandagliato l’appartamento e l’auto di Palazzo in cerca di tracce. Probabilmente Gualtieri è stato ucciso a coltellate. Ma sembra che sia la casa in cui sarebbe avvenuto il delitto sia l’auto su cui avrebbero portato via il cadavere siano stati accuratamente puliti con la candeggina. Questo renderà il lavoro sicuramente più difficile agli investigatori. Che hanno bisogno di prove per inchiodare i due amanti accusati dell’assassinio. La vittima era imbianchino e aveva lavori saltuari. La convivente casalinga ogni tanto faceva le pulizie nel suo condominio. Sullo stesso pianerottolo della famiglia Gualtieri abitava il giovane Manuel Palazzo. L’arresto della donna è avvenuto davanti alle sue due figlie di 9 e 14 anni. Gualtieri in passato aveva avuto problemi con le forze dell’ordine, lo stesso per la sua convivente. I loro nomi coincidono con quelli di alcuni pregiudicati lametini. In un quartiere della città c’è addirittura un clan Gualtieri legato ai Torcasio. Ma i carabinieri e la polizia di Lamezia dicono di non aver avuto nessuna segnalazione dal Veneto in questo senso.
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