Ha risposto alle domande del gip di Catanzaro Francesco "Franco" Perri, l'imprenditore arrestato due giorni fa nell'ambito di una operazione contro la cosca Iannazzo di Lamezia Terme. L'imprenditore, hanno riferito i suoi legali, gli avvocati Francesco Pagliuso e Bernardo Marasco, nel corso dell'interrogatorio di garanzia "ha ampiamente chiarito la propria posizione protestando la sua totale estraneità ai fatti e fornendo elementi in grado di escludere totalmente la fondatezza delle accuse mosse nei suoi confronti". Contestualmente, proseguono i legali, è stata fornita una prima parte di documenti utili e la difesa si è riservata di fornire "un ulteriore ampio dossier documentale atto a dimostrare la totale estraneità ai fatti di reato ipotizzati" a carico di Perri con "dati ed elementi inconfutabili". L'imprenditore, peraltro, hanno reso noto i difensori, "ha chiaramente indicato le ragioni ed i moventi delle mendaci e calunniose accuse a suo carico. In pari tempo, al fine di consentire la regolare e proficua prosecuzione delle attività aziendali, ha immediatamente rassegnato le dimissioni da tutte le cariche sociali ricoperte che, a questo punto, vengono contestualmente assunte dal Pasquale Perri, il quale a far data dall'immediatezza, assume l'amministrazione e la legale rappresentanza di tutte le società e le aziende del gruppo Perri che continueranno, pertanto, il normale espletamento delle attività di impresa". Sotto il profilo strettamente processuale, la difesa sta predisponendo "ogni documentazione ed apprestamento utile a confutare radicalmente il teorema di accusa, cosa che avverrà nei prossimi giorni innanzi all'autorità giudiziaria competente". (ANSA)
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