
Appropriazione indebita e omessa comunicazione al ministero dei Beni Culturali della movimentazione di opere d’arte di proprietà della chiesa: con queste accuse, la Compagnia dei Carabinieri di Serra San Bruno, diretta dal capitano Stefano Esposito Vangone, ha deferito a piede libero il parroco a riposo don Gerardo Letizia. Il sacerdote, in seguito all’indagine, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati e il caso affidato al pubblico ministero, Vittorio Gallucci. Gli uomini di Vangone, infatti, tramite un’accurata osservazione, scattata in seguito a segnalazioni, hanno effettuato una perquisizione nell’abitazione del parroco a riposo e acquisito il registro dei beni di proprietà della chiesa di San Biagio, custodito negli uffici del Ministero al fine di accertare se ci siano opere di proprietà della chiesa che manchino. Dalla ricognizione in casa del sacerdote, i Carabinieri hanno acquisito diverse opere d’arte e oggetti liturgici di notevole interesse storico e culturale. Tra questi quadri, crocifissi e calici, ponendoli prontamente sotto sequestro. Una notizia che è circolata in paese e si è diffusa a macchia d’olio, lasciando la popolazione incredula anche perché il sacerdote ha operato per 30 anni in città, seguendo dal punto di vista spirituale diverse generazioni. La cittadinanza si è subito divisa, come spesso avviene, in colpevolisti e innocentisti. Proprio lo scorso mese di settembre, don Gerardo si è congedato dal suo ministero pastorale passando il testimone all’attuale parroco don Leonardo Calabretta. Nel corso della celebrazione d’addio sono stati in molti a leggere lettere di riconoscenza nei confronti del sacerdote serrese il quale non ha nascosto la grande emozione soprattutto quando ha ascoltato le parole toccanti delle persone che ha visto crescere all’ombra della sua chiesa e per le quali è stato una guida e un punto di riferimento nel corso degli eventi lieti e tristi della loro vita. Il prete, tra l’altro, è stato sempre considerato come una vera e propria istituzione nella cittadina. Don Letizia, però, nel corso del suo lungo ministero di parroco è stato anche molto contestato per i suoi modi di fare. Il prete da sempre si è posto come un innovatore, un uomo di Dio completamente fuori dai classici schemi.
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