Antibiotici, pomate per la pelle e integratori vitaminici. Tutti rigorosamente cinesi. Due uomini dagli occhi a mandorla tentavano di farli passare alla dogana dell’aeroporto lametino ma sono stati bloccati dalla guardia di finanza. Che ha sequestrato tutti i farmaci di contrabbando, non omologati dal Sistema sanitario nazionale. Così dopo il traffico di valuta individuato diverse volte alla frontiera aeroportuale è stato portato alla luce un altro aspetto inedito della comunità cinese in Calabria. Che è sempre più numerosa, con negozi aperti un po’ dovunque, non solo nelle città ma anche nei paesi più piccoli, ma che è praticamente silente. Difficilmente i cinesi si rivolgono ai nostri ospedali ed ai medici italiani, e addirittura non si fidano nemmeno dei farmaci. Un’assurdità perchè antibiotici e vitamine in Cina sono esattamente come quelli europei. Le Fiamme gialle hanno fermato i due uomini sospetti in momenti diversi. I cinesi custodivano i farmaci nelle loro valigie che avevano imbarcato. Hanno guadagnato una denuncia per contrabbando di farmaci, e se la dovranno vedere prima con la procura della Repubblica lametina poi con i giudici. Al di là degli aspetti investigativi, è stato in parte svelato il mistero di come i cinesi riescano a curarsi. Restano comunque ancora un paio di misteri da risolvere: dove fanno la spesa, visto che nei supermarket se ne vedono pochissimi, e quasi tutti sono giovani quindi aperti alla cultura dell’alimentazione occidentale; l’altro aspetto oscuro è quello della morte. Dove finiscono gli immigrati cinesi che per qualsiasi ragione passano a miglior vita?