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Anziana uccisa in casa
Confessa un 46enne

Ha confessato l'uomo sospettato di essere il responsabile dell'omicidio della novantenne Antonia Rotella, uccisa a Catanzaro durante una rapina in casa. L'uomo, Leonardo Procopio, di 46 anni, ha precedenti specifici. In casa, nascosti in un comodino, gli sono stati trovati 1.500 dei duemila euro che gli aveva fruttato la vendita ad un Compro Oro dei gioielli che aveva sottratto all'anziana. Procopio ha ammesso un'altra rapina ai danni di un'altra anziana commessa 15 giorni fa.

I particolari dell'indagine che ha portato all'identificazione di Leonardo Procopio quale responsabile dell'omicidio dell'anziana sono stati illustrati dal Procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, e, per i carabinieri, dai comandanti del Reparto operativo, tenente colonnello Alceo Greco, e del Nucleo operativo della Compagnia, tenente Michele Massaro. Procopio, secondo quanto è stato spiegato, aveva individuato da tempo Antonia Rotella, sapendo che l'anziana viveva da sola, come potenziale obiettivo di una rapina ed aveva programmato il colpo ai suoi danni già da alcuni giorni, effettuando alcuni sopralluoghi nei pressi dell'abitazione della donna della quale aveva seguito spostamenti ed abitudini di vita. L'omicidio di Antonia Rotella durante la rapina, secondo quanto riferito dagli investigatori, risale al tardo pomeriggio di ieri. Procopio è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza mentre faceva ingresso nell'edificio in cui abitava l'anziana. Immagini che insieme a quelle acquisite in precedenza durante i sopralluoghi effettuati dall'uomo per preparare la rapina si sono rivelate determinanti per la sua identificazione. Nella stessa serata di ieri Procopio si è recato in un Compro Oro ed ha venduto i gioielli che aveva sottratto all'anziana. A tale proposito, sul conto del titolare del Compro Oro che ha acquistato i preziosi sono in corso adesso accertamenti per verificare la regolarità della vendita, considerato che Procopio aveva precedenti per rapina ed era già stato segnalato, in tal senso, dalle forze dell'ordine. Accertamenti in corso anche per stabilire le cause delle morte di Antonia Rotella. L'ipotesi più verosimile, comunque, è che la donna sia morta soffocata a causa del bavaglio postole da Procopio per non farla gridare. Dalle indagini è emerso inoltre che Leonardo Procopio, nel 2011, aveva rapinato in casa un prete. 

"L'ottimo lavoro compiuto dai carabinieri che ha portato all'identificazione ed al fermo del responsabile dell'omicidio di una novantenne dimostra che il territorio della città di Catanzaro è presidiato dalle forze dell'ordine e non serve militarizzarlo". Lo ha detto il procuratore della Repubblica aggiunto di Catanzaro, Giovanni Bombardieri, nel corso della conferenza stampa per illustrare i particolari dell'indagine che ha portato all'arresto di Leonardo Procopio, reo confesso dell'assassinio di Antonia Rotella durante una rapina in casa. Bombardieri ha lodato il lavoro svolto dai carabinieri, sottolineando "la qualità del lavoro investigativo svolto dai militari, intervenuti tempestivamente e con grande efficacia per fare luce su un episodio estremamente grave e drammatico. Certo, non è possibile prevenire certi episodi perchè non si può mettere un carabiniere o un poliziotto davanti ad ogni portone. Ma quando gli apparati di polizia giudiziaria sono presenti e dimostrano la loro efficienza nel momento in cui si verificano fatti come quello di ieri sera la popolazione e la tutela della pacifica convivenza non possono che trarne beneficio". (ANSA)

Procopio, detto 'Lupin', era già stato  arrestato nell'aprile scorso e posto ai domiciliari dagli agenti della polizia di Stato a Catanzaro per un furto compiuto in ospedale. Procopio era stato notato dai poliziotti mentre si allontanava dall'ospedale e durante una perquisizione era stato trovato in possesso di un tablet ed un portamonete rubati in un ufficio del reparto di rianimazione.

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