Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 06 Maggio 2025

Legata e rapinata in
casa, 90enne muore

 Ha appostato la sua vittima per giorni, scoprendo tutte le sue abitudini. Poi è entrato in azione e l’ha rapinata. Purtroppo però la donna è morta. Rapina finita male, sabato sera, a Catanzaro dov’è morta Antonia Rotella, 90 anni. Già individuato e fermato l’autore della rapina, Leonardo Procopio, 46 anni, alias “Lupin”, ex sorvegliato speciale di ps con obbligo di soggiorno e avvisato orale, con pregiudizi penali e di polizia specifici per reati contro il patrimonio, già noto alle forze dell’ordine, per essere stato più volte tratto in arresto per furti e rapine. La ricostruzione. Procopio, secondo quanto hanno riferito gli inquirenti nel corso di una conferenza stampa, avrebbe appostato la sua vittima, autosufficiente, per giorni. Poi sabato, quando la donna è uscita di casa, un appartamento posto al primo piano di via Alessandro Turco, in pieno centro, si sarebbe nascosto nei pressi della porta della sua abitazione e, quando l’anziana è rientrata a casa, intorno alle 17.30, l’avrebbe spinta dentro il piccolo appartamento. L’anziana avrebbe provato a chiedere aiuto urlando, ma l’uomo le avrebbe sferrato un violento pugno sul viso, l’avrebbe imbavagliata e avrebbe legato le gambe e le mani a un armadio. Poi avrebbe preso 60 euro in contanti e gli oggetti d’oro che ha trovato e avrebbe lasciato l’abitazione chiudendo regolarmente la porta. Procopio poi, sempre secondo gli inquirenti, si sarebbe recato in autobus in un “Compro Oro” nel quartiere marinaro della città e avrebbe venduto la refurtiva che gli avrebbe fruttato 2.000 euro. È stata una figlioccia della donna a dare l’allarme, intorno alle 22.30 di sabato. Preoccupata del fatto che l’anziana non rispondesse al telefono, è subito rientrata in città e, avendo le chiavi della casa, è entrata a vedere cosa fosse accaduto. La scena è stata drammatica: la povera donna legata mani e piedi giaceva in una pozza di sangue. Subito la telefonata alla centrale operativa dei Carabinieri che si sono catapultati sul posto e hanno effettuato i primi rilievi. Le indagini. Gli investigatori hanno subito sentito i pochi residenti nella zona per dare un nome e un volto all’autore della rapina finita male. Alcune persone avrebbero riferito agli inquirenti di aver visto una persona entrare e uscire dal portone dello stabile descrivendone le fattezze fisiche. I militari hanno anche rintracciato i titolari degli esercizi commerciali della zona per ottenere le immagini delle telecamere di videosorveglianza che puntano nella strada. la collaborazione è stata immediata e totale, nonostante fosse notte inoltrata. E dalle immagini gli inquirenti, guidati dal sostituto procuratore della Repubblica di turno, Fabiana Rapino, e coordinati dal procuratore vicario Giovanni Bombardieri, non hanno avuto grossi dubbi sull’identità del rapinatore. A quel punto è scattata la perquisizione domiciliare che ha dato esito positivo. Nell’appartamento di Procopio sono stati trovati gli stessi indumenti indossati dall’uomo che compare nei filmati delle telecamere di videosorveglianza oltre a 1.550 euro in contanti che, secondo gli investigatori, sarebbero parte dei proventi della rapina. Portato in caserma, Procopio ha confessato di essere l’autore della rapina. Ciò è bastato ad emettere il provvedimento di fermo. Ora gli inquirenti aspettano di avere le ultime conferme dall’autopsia il cui incarico potrebbe essere conferito già questa mattina, dopo che il cadavere della donna è stato rimosso dall’agenzia “Fratelli Tassoni”. Dai risultati dell’esame si potrà capire i motivi della morte dell’anziana e le responsabilità da imputare a Procopio. Sul conto del titolare del Compro Oro che ha acquistato i preziosi sono in corso adesso accertamenti per verificare la regolarità della vendita, considerato che Procopio aveva precedenti per rapina ed era già stato segnalato, in tal senso, dalle forze dell’ordine.

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