Il Catanzaro stecca. La "prima" è un fallimento per D'Urso e i suoi ragazzi. La Casertana si impone per 1-0, esattamente come l'anno scorso. Ma, al di là delle dimensioni della sconfitta, è l'assenza di personalità e qualità del gruppo giallorosso a suonare da campanello d'allarme. Clamoroso o meno si vedrà nelle prossime settimane, quando potranno inserirsi meglio gli ultimi acquisti (Taddei e Agodirin), arriverà un difensore (Diamoutene è ancora sotto controllo) e, magari, i meccanismi saranno meno inceppati. Il calendario, però, non aiuta: ora si va a Foggia, poi al "Ceravolo" arriva la Juve Stabia. Sono due pretendenti ai playoff. La Casertana passa in vantaggio con una facilità imbarazzante: al 3' Diakite fa da sponda a metà campo per Mancosu, il mediano lancia di prima De Angelis e l'attaccante (una delle bestie nere dei giallorossi) infila la difesa (un po' troppo scoperta) freddando Scuffia con un diagonale mancino. Il gol degli ospiti nasce nel mezzo ed è proprio quella la zona in cui si vede tutta la differenza iniziale fra le due squadre: il Catanzaro è “leggero”, i campani no e arrivano sulla trequarti di casa con costanza e regolarità. I moduli saranno pure speculari (3-5-2), ma la sostanza è opposta anche se tutti e due i tecnici confermano le indicazioni della vigilia lanciando dal primo minuto gli uomini più in palla dal punto di vista atletico: D'Urso non regala sorprese (Giampà e Selvatico vincono i ballottaggi con Foresta e Maita), Romaniello sulla destra piazza il catanzarese Mangiacasale, Agyei a centrocampo e Diakite da terminale avanzato.
Caricamento commenti
Commenta la notizia