E' questa l'ipotesi sulla quale stanno lavorando gli investigatori della squadra mobile e delle volanti di Catanzaro. Già nei giorni scorsi, tra i due ragazzi, c'era stato un litigio scaturito dal mancato pagamento di un debito di 10 euro per l'acquisto di uno spinello da parte della vittima. Ieri sera i due si sono nuovamente incontrati e Sia, dopo l'ennesima lite, ha ucciso Gentile. Durante l'aggressione al diciottenne, Sia si è ferito ad una mano. Subito dopo Sia ha nascosto il coltello a serramanico usato per il delitto a casa della madre e successivamente, a bordo del suo motorino, stava poi raggiungendo l'abitazione del padre, nella zona periferica di Catanzaro. Gli agenti della squadra mobile e delle volanti giunti sul luogo del delitto hanno seguito le tracce di sangue lascia da Sia e sono giunti all'abitazione della madre del diciannovenne dove hanno ritrovato e sequestrato il coltello a serramanico. Successivamente il ragazzo è stato rintracciato e sottoposto a fermo.
C'è un testimone che ha assistito all'omicidio di Marco Gentile, il diciottenne ucciso ieri sera a Catanzaro. Per il delitto gli agenti della squadra mobile e delle volanti hanno fermato Nicolas Sia, di 19 anni. Quando Sia ha estratto il coltello per colpire Gentile è intervenuto un terzo ragazzo per cercare di evitare l'accoltellamento. Il testimone ha avuto una colluttazione con Sia e quest'ultimo gli ha strappato la maglietta con il coltello. La dinamica di quanto è accaduto è stata ricostruita dagli investigatori attraverso il racconto del testimone. Almeno altre tre persone, inoltre, hanno fornito una serie di elementi utili per identificare l'autore dell'omicidio. (ANSA)
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