Ultimatum sui debiti fuori bilancio. Bipartisan. In altri termini: o si smette di pagare a seguito di contenziosi gestiti senza criterio o in pochi voteranno ancora queste pratiche. Nel Consiglio comunale di ieri erano 55, tanto per gradire, superiori al milione e 600mila euro, conteggiando anche quelli sostenuti per gli espropri. Argomenti trattati in assenza del sindaco Sergio Abramo e degli assessori competenti, tranne Franco Longo, allontanatisi “a intermittenza” durante i lavori al pari di parecchi componenti dell’assemblea, di maggioranza e opposizione. Eppure, come premesso, in molti in Aula Rossa hanno affermato che non saranno disposti ad avallare ulteriormente l’andazzo corrente sul delicato punto. Al momento, però, hanno ratificato i debiti fuori bilancio, scaturiti da sentenze emesse dai Tribunali o dal Giudice di pace con alcune astensioni e la contrarietà di Vincenzo Capellupo, Mimmo Iaconantonio e Sergio Costanzo (anch’essi tuttavia andati via prima dello scioglimento del civico consesso e dunque assenti durante altre votazioni al pari di diversi colleghi).