Il tribunale di Catanzaro ha assolto, "perché il fatto non sussiste", Giuseppe De Vito, attuale direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Asp di Catanzaro ed ex direttore dell'Unità operativa igiene e sanità pubblica (Uoisp), e Bernardo Cirillo, direttore del Servizio di prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro (Spisal) dalle accuse di abuso d'ufficio e falso ideologico. Lo rende noto l'Asp. Il pm aveva chiesto la condanna di De Vito a otto mesi di reclusione e l'assoluzione per Cirillo. L'inchiesta che ha originato il processo, riguardava la revoca del provvedimento di chiusura, disposta nel dicembre del 2008, nei confronti della Cooperativa Meridionale Laterizi "Antiche Terre" sita in Catanzaro. Secondo l'accusa Cirillo avrebbe omesso di incaricare il personale dello Spisal di effettuare i controlli nella cooperativa ed avrebbe delegato verbalmente De Vito a svolgere l'attività ispettiva. Inoltre l'Uoisp avrebbe redatto un atto, ritenuto dall'accusa completamente falso, con il quale si attestava l'avvenuta l'ispezione nella sede della cooperativa. I locali della cooperativa furono sequestrati poi dallo stesso Spisal perché i "luoghi e le attrezzature non erano idonee alla sicurezza sui luoghi di lavoro". De Vito e Cirillo sono stati difesi, rispettivamente, dagli avvocati Giuseppe Fonte e Saverio Loiero che, è scritto nella nota dell'Asp, hanno sostenuto "l'insussistenza dei fatti, atteso che dagli atti era emersa in tutta chiarezza l'assoluta correttezza e veridicità dell'operato di entrambi i pubblici ufficiali". Fonte ha evidenziato anche "l'assenza in atti di qualunque elemento investigativo idoneo a rendere giuridicamente sostenibile il fatto contestato nel capo d'accusa". (A.A.).