Ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con il rito abbreviato l’ex sostituto procuratore generale di Reggio Calabria Francesco Mollace, accusato di corruzione in atti giudiziari. Secondo la procura distrettuale antimafia di Catanzaro, Mollace avrebbe favorito la cosca Lo Giudice non svolgendo l’attività investigativa per verificare le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Maurizio Lo Giudice e Paolo Iannò sull'attività della cosca operante nel territorio reggino. La richiesta di rito abbreviato (che valuta sullo stato degli atti e che, in caso di condanna, prevede los conto di pena di un terzo) è stata formalizzata ieri dal difensore del magistrato, l’avvocato Nicola Cantafora, nell’a m b ito dell’udienza preliminare a carico dello stesso Mollace, di Luciano Lo Giudice (fratello del presunto boss reggino ed ex collaboratore di giustizia Antonino) e di Antonio Spanò, titolare di un cantiere nautico nella città dello Stretto, tutti accusati di corruzione in atti giudiziari. Per Mollace il processo con rito alternativo inizierà il prossimo 29 gennaio. Durante l’udienza di ieri, inoltre, il sostituto procuratore della Dda Domenico Guarascio ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli altri indagati. Anche per loro si tornerà in aula il 29 gennaio