
Il Tribunale di Catanzaro, sezione Gip, ha revocato la misura cautelare nei confronti di V.D.C., difeso dall'avvocato Antonio Ludovico. I fatti - come spesso accade in queste circostanze - scaturivano da una separazione giunta al termine di una storia d'amore, suggellata anche dalla nascita di una bambina. La signora S.G., ex compagna di V.D.C., a seguito della rottura sentimentale con lo stesso, sporgeva una serie di denunce per dei presunti comportamenti molesti patiti in più occasioni, uniti a minacce ed ingiurie. Sulla scorta di tali pesanti accuse, il Giudice per le Indagini preliminari provvedeva ad emettere un divieto di avvicinamento preventivo volto ad evitare qualsiasi pericolo anche solo psicologico per la figlia minore della coppia, costringendo il povero padre a rimanere alla distanza non inferiore a 500 metri dai luoghi frequentati dalla ex. Ebbene, su precisa istanza difensiva, V.D.C. ha prontamente richiesto un interrogatorio al fine di spiegare le proprie ragioni, affermandosi innocente in ordine ai fatti contestati ed evidenziando anche il rancore che la signora S.G. nutriva nei suoi confronti per la fine dell'idillio amoroso. Il dott. Carè, nella sua funzione di Gip - ascoltata con attenzione la deposizione di V.D.C. - ha immediatamente revocato la misura precedentemente disposta, sottolineando l'assoluta mancanza di quel necessario stato di ansia o di paura in capo alla presunta vittima, garantendo all'uomo di potersi muovere liberamente e avvicinarsi alla figlia senza più alcuna limitazione.
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