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Neonata in valigia, la madre non risponde al gip

Neonata in valigia, la madre non risponde al gip

Non ha dato le risposte sperate l’interrogatorio di garanzia di Marianna Roshka la donna di 32 anni agli arresti domiciliari dal 23 dicembre scorso con l’accusa di omicidio volontario ed occultamento di cadavere della neonata trovata priva di vita all’interno di una valigia a Montepaone, piccolo centro del Catanzarese. I fatti risalgono al 17 agosto scorso e per gli inquirenti sono da ricondurre all’azione volontaria della donna che avrebbe partorito in solitudine nella casa di famiglia del marito dopo aver nascosto ai suoi più intimi familiari la gravidanza, negata in un primo momento anche ai medici dell’ospedale di Soverato dove si era recata a seguito di un’emorragia post parto. Si è avvalsa della facoltà di non rispondere la donna (difesa dall’avvocato Mary Aiello) continuando a non motivare le cause che l’hanno spinta al gesto estremo emerso dopo gli approfondimenti effettuati dai Ris di Messina e dall’autopsia realizzata sul cadavere della bambina che hanno permesso agli inquirenti di attestare l’avvenuto parto in solitudine all’interno della casa di Montepaone e il possibile omicidio della bambina che sarebbe nata viva.

L'approfondimento nell'edizione della Gazzetta del Sud in edicola

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