Rimesso invece in libertà, ma con obbligo di dimora nel comune di residenza, Francesco Medile, 60 anni, pure lui di Tropea e suocero del primo. Questa la decisione presa ieri dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, Anna Rombolà, che ha convalidato entrambi gli arresti operati dai Carabinieri nel corso di due diverse perquisizioni (in un’auto e in casa) ma ha disposto misure diverse per i due fermati.
Ai due, genero e suocero, vengono contestati i reati di detenzione di detenzione illegale di arma clandestina e munizioni. Nel caso di specie, una pistola marca Colt calibro 45 perfettamente funzionante e ben custodita, più 100 munizioni calibro 45 rinvenute nell’abitazione di Trecate a Tropea, e 300 proiettili calibro 45 occultati sotto il sedile dell’auto in uso allo stesso Trecate.
L'approfondimento nell'edizione in edicola della Gazzetta del Sud