Appartengono a Saverio Domenico Lombardi Satriani i resti umani trovati nel febbraio del 2013 in località "Fontana Vecchia" di Ionadi. Il Ris di Messina ha reso noti gli esiti della comparazione dell'esame del Dna tra il profilo genetico dei fratelli dell'uomo e un frammento dello scheletro rinvenuto ai piedi di un torrente. Le indagini dei carabinieri si erano subito indirizzate verso Lombardi Satriani sulla base di due fattori: il primo è che l'uomo abitava a non molta distanza dal rinvenimento delle ossa ed il secondo è che la sua scomparsa denunciata dal fratello cinque anni fa era compatibile con i tempi di decomposizione del corpo che non dovrebbero superare i due anni. L'uomo era già noto alle forze dell'ordine perché arrestato per l'omicidio di tre persone e il ferimento di altre, commesso insieme ad un altra persona in una nota struttura ricettiva del Vibonese nella notte di capodanno tra il 1979 e il 1980. Successivamente Lombardi Satriani venne destinato nel manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto nel quale restò in cura prima di tornare a casa e proseguire i trattamenti, una volta uscito dal quale tornò nei suoi luoghi d'infanzia. Nel febbraio del 2011 l'uomo fa scivolò in un burrone e di lui non si seppe più nulla nonostante le ricerche di carabinieri e parenti. Fu un cacciatore a notare sotto gli indumenti quello scheletro facendo scattare le indagini.