C’è anche Nicolino Grande Aracri tra gli imputati che hanno fatto richiesta del giudizio con rito abbreviato nell’udienza preliminare del processo antimafia Kyterion, scaturito dall’omonima operazione condotta dai Carabinieri nel gennaio del 2015. Grande Aracri, ritenuto capo dell’omonima cosca di Cutro, deve rispondere anche dell’omicidio del boss Totò Dragone, assassinato il 10 maggio del 2004; un delitto di cui è accusato in concorso col fratello Ernesto e con Angelino Greco di San Mauro Marchesato, chiamati a rispondere pure del tentato omicidio di due uomini che si trovavano in auto con Dragone e che sfuggirono all’agguato. Nell’udienza che si è svolta ieri presso il Tribunale di Catanzaro davanti al gup Carlo Saverio Ferraro, il legale di Nicolino Grande Aracri, avv. Gregorio Viscomi, ha chiesto il ricorso al rito abbreviato (che in caso di condanna dà diritto alla riduzione di un terzo della pena) condizionandolo alla trascrizione di altre due intercettazioni che al momento non risultano essere agli atti.
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