Concorso pubblico? Sciocchezze... Blocco del turnover? Amenità... È roba da antiquariato ormai. Del resto, siamo o no il Paese della Legge 285/77 (chi la ricorda?) e dei suoi eterni “giovani” in servizio permanente effettivo? Poi accade che i nodi finiscano nel pettine. E possono essere guai.
Udienza davanti al Giudice del Lavoro, questa mattina, nel tribunale civile di Catanzaro. Per cosa lo vedremo tra poco, intanto notiamo come questa udienza potrebbe essere la prima di una lunga serie; una serie che potrebbe arrivare fino al numero 40.
Ne avevamo accennato qualche mese addietro rilevando come all’Aterp di Catanzaro (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica, ente regionale che sulla carta non più esistente in quanto fuso con gli altri quattro - ve ne era uno per provincia - in un’unica agenzia regionale) ogni giorno alcuni giovani professionisti non dipendenti dell’ente si recassero nella sede di via Lidonnici, occupassero i posti loro assegnati per fare - loro malgrado - nulla. Fino a quando, appunto, su queste colonne abbiamo posto alcune domande. Ed è stato detto loro di restare a casa.
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