La proposta di far cambiare nome alla cittadina tirrenica ha scatenato le prime reazioni ed inevitabile la scissione tra favorevoli e contrari. Questi ultimi però meno conservatori ma, piuttosto, più pratici, visto che la città ha una nomea da portare avanti, anche perché spesso e volentieri richiama il famoso tartufo gelato di Pizzo. Tra i favorevoli, invece, il pomo della discordia sta nel nome: alcuni propendono per Pizzo Calabro e altri per Pizzo di Calabria.
Intanto, la proposta lanciata dal presidente dell’associazione “Murat onlus”, Giuseppe Pagnotta, sarà approfondita dalla compagine amministrativa che non si tira mai indietro davanti alle proposte presentate da cittadini e associazioni. «Personalmente – rileva il sindaco Gianluca Callipo – non mi sono mai posto il problema sul nome ma, tuttavia che si possa chiamare Pizzo Calabro mi vede favorevole. Comunque la proposta va approfondita fermo restando che può solo aiutare l’individuazione della nostra città, visto che il nostro comune sta crescendo molto, dal punto di vista turistico e, poterlo associare alla regione aiuta senz’altro nella promozione della città nell’individuazione geografica della località».
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