«Il “manovratore” ha colpito ancora». Esordisce così il circolo di Rifondazione comunista “Rosa Luxembourg” di Borgia in una nota a commento della caduta dell’esecutivo Fusto; nota in cui paventa l’esistenza di un “regista” evidentemente misterioso; che quindi resta senza nome.
Un messaggio sinistro e omertoso; persino inquietante. Come a voler dire che esiste qualcuno che fino a questo momento ha telecomandato le sorti della politica a Borgia. Un qualcuno così potente da tenere in piedi o far cadere un’amministrazione.
E chi sarà mai? E ammesso che esista, perché Rifondazione comunista non lo smaschera?
«Si respirava ormai da lunghi mesi quest’aria di “tempesta controllata” all’interno della maggioranza – prosegue la nota – e ne eravamo ben consapevoli quando avvertivamo il sindaco della necessità di guardarsi dai suoi “veri” nemici, quelli interni alla sua amministrazione; avevamo capito che il sindaco Fusto era tenuto alla gogna e che avrebbe rimesso la testa sotto l’azione prepotente del boia di turno. Delle due l’una: o gli amministratori erano giovani soltanto anagraficamente o, peggio inconsapevoli marionette del “manovratore” che oggi esulta come “il liberatore”, auspicando un sano ritorno all’antico».
Amici presunti e veri nemici, tempeste controllate, boia e liberatori. Gli spettri agitati da Rifondazione fanno davvero paura; specie se restano innominati come il nostro caro manovratore.
Per quanto ci riguarda, le cose stanno in questi termini: o il “mister X” cui fa riferimento la fumosa nota di Rifondazione non esiste. Oppure, se tale burattinaio ha davvero un volto, così come lasciato intendere apertamente, allora il circolo di Rifondazione comunista ha il dovere di dire chi è. Evitando di lanciare messaggi “in codice”.
Caricamento commenti
Commenta la notizia