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Ordigno esplode sulla porta di un garage della Ditta Romano

Ordigno esplode sulla porta di un garage della Ditta Romano

La Polizia sta vagliando tutte le possibili ipotesi. Ma qualunque sia il movente, quella bomba carta fatta esplodere sulla soglia di un garage di pertinenza degli uffici delle Autolinee Romano in Via Ruffo, nel centro di Crotone ha tutte le caratteristiche di un’intimidazione.

Mancava un quarto all’una di ieri notte, quando un botto ha svegliato i residenti della prima traversa di via Ruffo. Qualcuno s’è affacciato; qualcun altro ha chiamato il 113. Che ha inviato sul una pattuglia della Squadra Volante. Sono stati i poliziotti ad accertare il danneggiamento a causa dello scoppio di un ordigno, della saracinesca del locale che affaccia sulla prima Traversa di via Ruffo, ma è di pertinenza dei locali adibiti ad ufficio della ditta dei Fratelli Romano, che gestisce con i suoi pullman i collegamenti in Calabria ed assicura anche corse extraregionali tra Crotone e le principali città del Paese.

La bomba carta come hanno poi accertato gli investigatori della Polizia di Stato ha messo fuori uso il motorino che regola l’apertura e la chiusura della saracinesca del locale sulla cui soglia è stato collocato l’ordigno. Sull’accaduto ha avviato le indagini la Squadra mobile. Gli investigatori al comando del capo della Mobile Giovanni Cuciti, sono al lavoro per dare una lettura di quanto accaduto.

Non ha dubbi sul fatto che si sia trattato di un atto intimidatorio nei confronti della “F.lli Romano”, il presidente di Confindustria Crotone Michele Lucente che manifesta preoccupazione per l’accaduto. «Esprimo solidarietà e vicinanza – sottolinea Lucente – ai colleghi Ezio e Dino Romano, che ha ricoperto la carica di presidente di Confindustria Crotone e da alcuni mesi anche di presidente della Sezione regionale Infrastrutture e Trasporti di Unindustria Calabria». «Questo vile atto – aggiunge Lucente – segue di poche settimane le vicende inquietanti che hanno colpito le Autolinee Federico di Locri, che in un rogo doloso ha perso molti autobus dedicati al trasporto passeggeri».

Michele Lucente per conto di Confindustria Crotone ribadisce «la necessità di mantenere alta l’attenzione per evitare che un’escalation di azioni intimidatorie violente metta in ginocchio le imprese sane del nostro territorio, con inevitabili conseguenze dal punto di vista occupazionale». «Poche settimane fa – prosegue – in Confindustria Crotone, alla presenza del Questore, del Capo della Squadra Mobile e del Procuratore della Repubblica, abbiamo ribadito con forza la scelta degli imprenditori di stare con lo Stato. Siamo fiduciosi nel lavoro che gli inquirenti e le Forze dell’ordine continueranno a fare perché vengano arginati con fermezza atti criminosi contro le forze economiche sane ed operose del nostro territorio».

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