
Un terreno di sette ettari nel comune di Simeri Crichi e un altro di cinque nel comune di Sorbo San Basile: l’ex Ipab “Umberto I” vanta un corposo patrimonio immobiliare tra gli edifici che compongono la struttura ubicata all’incrocio di via Acri e via dei Cardatori e appezzamenti terrieri disseminati nell’hinterland comunale frutto di successive donazioni. Ma il fondo denominato “Fegato” a Simeri Crichi risultava già a metà degli anni 90 occupato abusivamente da alcune abitazioni. La circostanza fu accertata dal commissario straordinario, Francesco Vono, durante un sopralluogo finalizzato a censire le proprietà dell’Istituto pubblico di assistenza e beneficenza. Nell’esteso terreno disseminato d’ulivi, di proprietà dell’Umberto I, erano infatti sorte nel tempo tre ville. Il commissario straordinario incaricato dalla Regione di liquidare l’ex Ipab, sommerso di debiti, e di trasferire la totalità delle proprietà all’amministrazione comunale stese un’approfondita relazione, avviando anche un’azione legale nei confronti del fittavolo che da tempo non corrispondeva più alcuna quota.
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