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Gip convalida il sequestro della rete fognaria

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, ha convalidato il sequestro d'urgenza disposto a metà marzo dalla Procura della rete fognaria della parte ovest della città e del centro del capoluogo di provincia. Il giudice ha dunque concordato con le risultanze del pm Filomena Aliberti e del capo della Procura Mario Spagnuolo che avevano aperto un fascicolo d'inchiesta la scorsa metà di gennaio a seguito della formazione di una voragine nel centro cittadino causata dal cedimento di un cunicolo utilizzato come canale di scolo delle fogne. Gli accertamenti, secondo gli investigatori, hanno delineato, oltre ad una serie di reati ambientali, a partire dallo sversamento sul suolo di una cospicua parte degli scarichi fognari, anche una serie di ripercussioni negative sul già compromesso assetto idrogeologico del territorio. L'operazione è stata eseguita dalla Guardia di finanza, anche con l'impiego di mezzi aerei, dal Comando provinciale dei vigili del fuoco e dalla Sezione di polizia giudiziaria Tutela Ambiente e Territorio della Procura. Alluminio, mercurio e ferro sono stati rinvenuti nelle acque reflue che finivano nel torrente Sant'Anna, che sfocia a mare, trasformato in una fogna a cielo aperto.

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