Un altro pezzo di città che sprofonda, anche se la zona dove è avvenuto l’ultimo cedimenti di terreno di segnali, anche inquietanti, ne aveva dati in passato.
Sta di fatto che nella tarda mattinata di ieri nella città delle voragini ne è spuntata un’altra nel piazzale delle Ferrovie della Calabria a ridosso del Comando dei vigili urbani e a pochi metri da un ulteriore cedimento che da giorni, ormai, troneggia sulla strada antistante il Comando che si interseca con viale delle Ferrovie Calabro-Lucane. Nella profonda buca è rimasta incastrata la ruota di un autobus a bordo del quale non c’era nessuno in quanto era stato parcheggiato nell’area, appunto, di proprietà delle Ferrovie della Calabria. Ma non è tutto perché a una decina di metri dalla voragine nuova di zecca di ieri mattina si è creato un avvallamento il che lascia supporre che un altro sprofondamento è pronto a “venire alla luce”.
Insomma nella zona la situazione è tutt’altro che sicura e di certo non è destinata ad essere archiviata con l’intervento dei vigili del fuoco – sul posto anche gli agenti della Polizia municipale e il loro comandante Filippo Nesci – i quali sono riusciti a tirar fuori l’autobus, mentre l’area interessata è stata transennata. Nondimeno sul posto l’assessore comunale Lorenzo Lombardo ha inviato un pool di tecnici che oggi gli presenteranno una relazione in merito, anche perché la zona, in passato, è stata sottoposta a interventi di messa in sicurezza da parte delle Ferrovie su disposizione della Protezione civile.
Si apre, dunque, un altro capitolo nell’annosa questione della fragilità idrogeologica del luogo e uno dei nodi da sciogliere è quello che riguarda i lavori nel senso che resta da capire se le opere di messa in sicurezza siano state inficiate da cause a esse indipendenti o se l’intervento a suo tempo non è stato realizzato per come avrebbe dovuto. In pratica, al momento, il quadro è ancora tutto da chiarire e la complessità idrogeologica dell’area non facilita di certo le cose anche in considerazione del fatto che poco distante si trova una delle condotte di reflui a sua volta sottoposta a sequestro nell’ambito dell’inchiesta “Black water” coordinata dalla Procura e che lo scorso aprile ha fatto scattare i sigilli sul sistema fognario della zona Ovest del capoluogo.
Resta il fatto, comunque, che per il piazzale delle Ferrovie della Calabria negli anni per ben due volte è scattato lo sgombero su ordine dei sindaci dell’epoca. Nel 2006, sindaco Franco Sammarco e successivamente durante l’amministrazione guidata da Nicola D’Agostino. Circa quattro anni fa gli automezzi sono stati riportati in seguito, appunto, ai lavori di messa in sicurezza, ma oggi a quanto pare si ritorna punto e a capo.
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