LAMEZIA - Condanne per 255 anni a 34 presunti affiliati al clan Giampà di Lamezia Terme. 12 le persone assolte, tra cui due avvocati lametini imputati di concorso esterno, Tiziana D'Agosto e Giuseppe Lucchino, e il brigadiere di polizia penitenziaria Giovanni Cosentino. La sentenza è arrivata dalla Corte d'assise d'appello di Catanzaro presieduta da Marco Petrini, che ha riformato in buona parte quella di primo grado emessa dal Gup distrettuale nel processo "Perseo". Ben 13 imputati assolti in primo grado sono stati condannati. Le condanne: Vincenzo Bonaddio (ergastolo), Aldo Notarianni (30 anni), Giuseppe Ammendola (20), Maurizio Molinaro (20), Alessandro Torcasio (20), Pasquale Giampà (14,9), Domenico Giampà (8,8), Antonio Muraca (8), Pasquale Catroppa (3,1), Giuseppe Catroppa (9,4), Vincenzo Ventura (9), Salvatore Ascone (5,4), Emilianbo Fozza (6), Luigi Trovato (4), Luciano Trovato (4), Antonio Giampà (4), Pino Strangis (6), Gino Strangis (6), Domenico Siarianni (6), Carmine Vincenzo Notarianni (6), Antonio Fragale (6,8), Alberto Giampà (4,5), Pasquale Bentornato (7), Claudio Paola (3), Vincenzo Torcasio classe ‘62 (6,4), Luigi Mancuso (4,5), Nino Cerra classe ‘91 (2,9), Luciano Arzente (2,4), Antonio Ventura (7), Francesco Renda (5), Giorgio Galiano (6), Alessandro Villella (3), Gianluca Giovanni Notarianni (4).
Le assoluzioni: Tiziana D’Agosto, Giuseppe Lucchino, Antonio Paradiso, Angelo Francesco Paradiso, Michael Mercuri, Francesco Costantino Mascaro, Giovanni Coentino, Saverio Torcasio, Saverio Giampà, Renato Rotundo, Pasquale Gigliotti, Vincenzo Torcasio classe '78.
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