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Giovani pestati e rapinati, quattro fermi

Giovani pestati e rapinati, quattro fermi

A innescare la miccia della violenza sarebbe stato un banale diverbio per una mancata precedenza. Una vicenda che avrebbe potuto risolversi con qualche “complimento” dall’una e dall’altra parte, ma che invece si è trasformata in un vero e proprio incubo per quattro giovani vibonesi (due ragazzi e due ragazze, una delle quali minorenni) minacciati, inseguiti, pestati (i due ragazzi) e rapinati.

Insomma momenti di terrore quelli consumatisi qualche ora prima dell’alba di lunedì a Vibo Marina conclusisi con l’identificazione e il fermo – da parte della Squadra mobile – dei presunti aggressori, ritenuti responsabili in concorso di rapina, violenza privata e lesioni personali.

E se giovani sono le vittime, ventenni sono i quattro vibonesi fermati uno dei quali ha soltanto 18 anni che però, a dispetto della giovane età, hanno già alle spalle precedenti di polizia. Nello specifico le indagini condotte a tamburo battente dal dott. Marco De Bartolis (Mobile) e dai suoi uomini in stretta sinergia con personale della Squadra volante, hanno portato al fermo di Giuseppe Alessandro Tomaino, 21 anni con precedenti per reati contro il patrimonio, resistenza e danneggiamento; Daniele Nazzareno Lagrotteria, anch’egli 21enne con precedenti per violenza, ricettazione, stupefacenti, reati contro il patrimonio e associazione per delinquere; Luigi Federici, di 18 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio, danneggiamento e resistenza; Giuseppe D’Ambrosio, 23 anni, con precedenti di polizia per fabbricazione o commercio abusivo di materie esplodenti.

L’altra notte a dare l’allarme è stata, intorno alle 3,30, una segnalazione al 113 dei quattro ragazzi inseguiti per le strade di Vibo Marina i quali in preda al panico hanno cercato di raggiungere il comando dei vigili del fuoco per sfuggire agli inseguitori. Fatto sta che mentre cercavano protezione sono stati raggiunti dai quattro i quali con violenza aggredivano e picchiavano i due maschi. Inoltre nel corso dell’aggressione a una delle vittime veniva strappata dal collo una collana in oro.

E mentre le Volanti erano già dirette verso Vibo Marina i ragazzi aggrediti riuscivano finalmente a trovare riparo all’interno del distaccamento dei vigili del fuoco. Al contempo gli aggressori si allontanavano portando con loro l’auto (una 600) che le vittime, durante le fasi concitate dell’aggressione, avevano lasciato incustodita davanti al comando. Auto riportata nello stesso posto a distanza di circa 20 minuti priva però di tutti gli oggetti di valore (telefonino e denaro).

Nell’immediatezza le indagini svolte dalla Mobile – con il coordinamento del sostituto procuratore Concettina Iannazzo – hanno consentito di individuare e rintracciare nella zona due dei presunti autori del pestaggio (Tomaino e Lagrotteria), mentre le testimonianze delle parti offese e le immagini riprese dalla videosorveglianza hanno agevolato l’attività investigativa con l’identificazione di D’Ambrosio e Federici.

Inoltre nell’ambito delle perquisizioni e dei controlli svolti lunedì mattina dagli agenti con l’ausilio delle unità cinofile, in un’auto in disuso che sarebbe nella disponibilità di Federici sono stati rinvenuti 300 grammi di marijuana, 25 cartucce per pistola cal. 7,65 e un caricatore con all’interno 7 cartucce 7,65. E ancora nel cortile delle abitazioni di Tomaino e Federici sono stati trovate altre due cartucce cal. 12 e 3 grammi di marijuana già confezionata e pronta allo smercio.

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