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Beni per 200 mln sequestrati all'imprenditore Mazzei

I Carabinieri del Noe, insieme al Comando Provinciale di Catanzaro, stanno procedendo al sequestro di beni di proprietà dell'imprenditore Salvatore Mazzei, 60 anni di Lamezia Terme, ai sensi della vigente normativa antimafia, connessa alla  misura di prevenzione personale e patrimoniale. In particolare, i beni sequestrati sono 26 società, 67 fabbricati, 176 appezzamenti di terreni, 29  veicoli, 5 autovetture, 10 macchine operatrici per cantieri e un motociclo, per un valore complessivo di 200 milioni di euro. Il provvedimento di “sequestro urgente”, emesso dal Tribunale di Catanzaro – Ufficio Misure di Prevenzione, su richiesta  del Procuratore della Repubblica di Catanzaro  Nicola Gratteri, dell’aggiunto Giovanni Bombardieri e dei Sost. Procuratore Elio Romano e  Fabiana Rapino,  scaturisce a seguito della trasmissione all’autorita' giudiziaria di Catanzaro, da parte della Suprema Corte di Cassazione che ha dichiarato l’incompetenza funzionale  della procura della Repubblica di Lamezia Terme,   del procedimento relativo  al sequestro e la successiva confisca effettuate nel 2011 da  parte del Tribunale di Catanzaro e confermata in appello nel 2012 da parte della Corte di Appello. L’indagine,  avviata  nella  primavera del 2011 da parte dei Carabinieri del Noe, inizialmente per  attività finalizzate a violazioni di matrice ambientale, consentiva, in progressione, di accertare l’inserimento di Mazzei all’interno di strutture criminali di ‘ndragheta  i cui esiti  venivano riferiti alla Procura di Lamezia che inoltrava al Tribunale di Catanzaro  richiesta di sequestri beni, in relazione alla normativa antimafia.

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