Tra le vittime del sisma che ha colpito anche Pescara del Tronto c’è Vito Umbro, 63 anni, originario di Polia, piccolo centro in provincia di Vibo Valentia. L’uomo, che abitava a Roma, stava trascorrendo assieme alla moglie e ai due nipotini un periodo di vacanza a Pescara del Tronto, una frazione di Arquata del Tronto. Quando la terra ha iniziato a tremare, la moglie Vitaliana, che ora si trova ricoverata all’ospedale di Ascoli Piceno, con prontezza di riflessi, insieme a due nipotini, Leone e Samuele, rispettivamente di sei e quattro anni si è infilata sotto il letto, cosa questa che le ha consentito di salvare la sua vita e quella dei due bambini.
Non ce l’ha fatta invece il marito Vito, che è stato trovato morto dai soccorritori sotto un cumulo di macerie di quella casa che aveva acquistato il figlio Mauro, residente anch’egli a Roma, e che veniva utilizzata per le vacanze. I bimbi e i nonni erano arrivati a Pescara del Tronto domenica scorsa, con l’intento poi di spostarsi tra qualche giorno a Polia, nella frazione Tre Croci, dove l’uomo aveva una casa, per trascorrere un altro breve periodo di vacanze.
Secondo quanto si è appreso da persone che abitano a Polia e lo conoscevano, Vito Umbro di solito preferiva tornare in paese nel mese di settembre in occasione della festa della Madonna di Loreto, a cui i poliesi sono particolarmente legati e dove ancora vivono due sue cugine, una delle quali è la mamma del sindaco Carmelo Bova. In questo periodo a Tre Croci, nella casa di famiglia, si trovava in vacanza una sorella dello sfortunato uomo rimasto seppellito sotto una montagna di detriti, anche lei abitante a Roma, che non appena ha saputo della tragedia è partita per Pescara del Tronto.
Il sindaco Carmelo Bova racconta che Vito Umbro, quando poteva, ritornava a Polia, lo faceva soprattutto a settembre, in occasione delle celebrazioni in onore della Madonna di Loreto, due giorni di festa durante i quali oltre ai riti religiosi vengono organizzate una serie di spettacoli musicali e altre manifestazioni nella piazza principale del paese. «Vito – spiega il primo cittadino – pur vivendo a Roma, dove si era trasferito da giovane, era rimasto legato alle sue radici. So che anche quest’anno aveva programmato di venire a Polia nei prossimi giorni, purtroppo è rimasto vittima con altre centinaia di persone di un destino crudele».
Il signor Giovanni, che abita a Tre Croci, lo ricorda come un uomo affabile, sempre disponibile, ma soprattutto amante della sua terra, dove tornava volentieri come fanno tutti quelli che hanno dovuto lasciare il paese di origine per motivi di lavoro.
Secondo quanto si è appreso, Umbro verrà sepolto a Fregene, dove vivono i suoi familiari, la moglie e i nipotini scampati per un puro miracolo al sisma.