Mettere in sicurezza gli edifici pubblici. Soprattutto le scuole. L'appello è diventato ormai categorico dopo l'ultimo terremoto che ha dilaniato il centro Italia, provocando centinaia di morti. Molti dei quali bambini. Un appello che diventa ancora più accorato, se si considera che Lamezia è classificata “ad alto rischio sismico”. Da qui la sollecitazione all'Amministrazione comunale affinchè si faccia il possibile per rendere sicure le scuole cittadine.
Anche perchè, così come è emerso durante la riunione della quinta commissione Pianificazione, sviluppo e governo del territorio del Comune presieduta da Luigi Muraca (Cac), nessun edificio pubblico comunale, compresi gli edifici scolastici, ha la certificazione antisismica. All’incontro, a cui hanno preso parte l’assessore ai lavori pubblici Michele Cardamone, l’assessore all’urbanistica Anna Maria Scavelli e il dirigente Belvedere, il responsabile del monitoraggio delle scuole e di tutti gli immobili del Comune De Sensi ha spiegato che dopo il sisma de l’Aquila venne emanata un’ordinanza della protezione civile che delegava i proprietari per gli edifici strategicamente rilevanti ad effettuare uno studio della vulnerabilità dei singoli edifici.
Alla luce di ciò, nel 2013 il Comune chiese un mutuo di 200mila euro per lo studio della vulnerabilità sismica di alcuni edifici scolastici. Somma che comunque, come ha spiegato De Sensi, è insufficiente ad omologare tutti gli edifici. Per l’individuazione da porre a verifica si è guardato alla data di costruzione degli edifici stessi.
Questo significa, ha spiegato il presidente della quinta commissione, che «gli edifici scolastici e tutti gli immobili appartenenti al Comune non hanno un certificato che attesti che le strutture siano antisismiche». Da qui la richiesta di Muraca al sindaco e agli assessori competenti di attivarsi immediatamente, «affinchè si possano mettere in sicurezza almeno gli edifici scolastici, per tutelare e garantire l’incolumità dei nostri figli». Muraca auspica inoltre che si possa arrivare a una soluzione, affinchè «tutti gli edifici e gli immobili del Comune possano essere antisismici, alla luce dei fatti che purtroppo sono accaduti, di essere più presenti e più responsabili, ognuno per le proprie competenze, partendo dal basso fino ad arrivare in alto. Anche se bisogna dare atto che la Regione in questa direzione si sta muovendo».
A chiedere l'adeguamento sismico della scuole cittadine è anche il consigliere comunale Mimmo Gianturco, che ha presentato un'interrogazione per sapere se l'Amministrazione è in possesso di una mappa del rischio sismico per il Comune; se tutte le scuole e tutti gli edifici pubblici presenti nel Comune sono a norma antisismica; se ci sono edifici scolastici o strutture pubbliche che non sono a norma antisismica ed eventualmente quali e perché; se sono state effettuate le verifiche come indicato nell’ordinanza della protezione civile 3274/2003; se per tutti gli edifici pubblici è presente un “piano di evacuazione” e, nel caso, per quali strutture tale piano non è ancora disponibile e per quale motivi e cosa vuole fare l’Amministrazione per mettere in sicurezza l’intero territorio e con quali tempistiche.
«Occorre affrontare di petto l’argomento affinché si trovino gli strumenti necessari per mettere in sicurezza l’intera città – ha evidenziato Gianturco – le condizioni strutturali in cui versano alcuni edifici scolastici e immobili pubblici presenti nel Comune sono fortemente preoccupanti».