Ancora un colpo della “banda del rame”. Questa volta a essere preso di mira nella notte tra domenica e lunedì, è stato il depuratore del Corace. L’allarme è stato lanciato ieri mattina dai lavoratori che, giunti all’impianto, hanno dovuto constatare il furto dei cavi di rame e l’impossibilità di riuscire a depurare in maniera corretta i liquami.
Da una prima stima ammonterebbero a circa 130mila euro i danni al depuratore del Corace. Lo ha reso noto l’ufficio igiene ambientale di Palazzo De Nobili, specificando che al momento non è avvenuto alcuno sversamento di liquami in mare. Oltre al furto dei cavi e dei quadri elettrici, ingenti danni sono stati causati all’interruttore generale e alla cabina di trasformazione. Questa situazione ha bloccato, di fatto, l’intero ciclo depurativo dell’impianto. Ieri, l’assessore comunale all’Ambiente, Stefania Valente, ha presieduto una riunione tecnica alla quale hanno partecipato i dirigenti Giovanni Ciampa (igiene ambientale) e Gennaro Amato (lavori pubblici), il consigliere comunale Tommaso Brutto e il geometra Pasquale Scamardì al fine di individuare le misure atte a garantire un rapido ritorno alla normalità. Palazzo De Nobili, quale misura cautelativa, consiglia di evitare la balneazione lungo la costa jonica catanzarese fino a nuove disposizioni.
Non è comunque il primo caso di furto di cavi di energia elettrica nel comprensorio. Nella notte tra il 20 e il 21 agosto i ladri di rame erano entrati in azione in località Apostolello di Simeri Crichi, danneggiando seriamente una cabina dell’Enel e il campo pozzi di Alli di proprieta della Sorical, uno dei principali punti di smistamento per il servizio idrico della provincia di Catanzaro. I malviventi avevano primo rubato una ruspa parcheggiata in un cantiere adiacente e di proprietà di un imprenditore residente a Catanzaro, quindi avevano divelto e asportato i grossi cavi in rame della cabina Enel e della struttura Sorical. Il furto ha comportato gravi disagi nella fornitura dell’acqua nei territori di Catanzaro, Simeri Crichi, Sellia Marina, località Borda di Sersale e Cropani Marina. I malviventi non hanno avuto scrupoli e hanno agito nonostante l’alto rischio per l’utilizzo della ruspa con la quale hanno divelto pozzetti e tranciato cavi dell’energia elettrica. Un secondo caso è avvenuto invece all’inizio del mese quando è stato preso di mira il depuratore consortile nel comune di Montepaone, l’impianto situato in località “Pasquali”, al confine con il vicino centro di Soverato. Anche in questo caso ignoti hanno rubato i cavi elettrici necessari al funzionamento dell’impianto. Un danno che ha determinato l’impossibilità di alimentare il sistema, che è stato sostenuto solamente dall’utilizzo di un gruppo elettrogeno in attesa di una soluzione risolutiva del problema.