Sono rimasti in volo per due ore, buona parte delle quali trascorse a girare in tondo nelle vicinanze dell’aeroporto di Fiumicino. Poi, l’improvvisa virata verso Pisa. Una volta giunti nello scalo toscano, non senza qualche patema d’animo causato dal maltempo che ha reso non proprio confortevole l’atterraggio, hanno dovuto pure attendere a lungo l’arrivo dei bus sostitutivi che li avrebbero finalmente trasportati verso la meta originaria. Il tutto accompagnato da pochissime informazioni e da un senso d’abbandono che a molti ha fatto perdere la pazienza.
È finita nel cuore della notte, alle 4 di ieri, l’odissea dei circa 180 passeggeri che lunedì sera si sono imbarcati sul volo Ryanair targato Fr7050. Il decollo da Lamezia Terme è avvenuto senza particolari problemi, a parte gli accettabili quindici minuti di ritardo rispetto all’orario previsto (20.05). I disagi sono però arrivati poco più tardi, quando un’intensa perturbazione s’è concentrata su tutta l’Italia centrale. Il Boeing 737-800 della compagnia aerea irlandese ha cominciato a “ballare” sui cieli del Tirreno, al largo della costa meridionale del Lazio, il punto nel quale solitamente inizia la fase d’avvicinamento all’aeroporto di Fiumicino. Nulla di preoccupante, comunque. Dopo numerose virate l’aeromobile ha tuttavia ripreso quota spostandosi verso nord, sorvolando quindi l’Isola d’Elba e atterrando infine nella città della Torre pendente. Tra lo sconcerto generale dei passeggeri, ai quali il personale di bordo ha ripetuto semplicemente che avrebbero avuto tutte le informazioni utili a terra, sono così iniziate le fasi di recupero dei bagagli. «C’erano mamme con bambini in fasce, persone anziane tra cui anche un disabile su una sedia a rotelle, e nessuno ci ha detto come saremmo arrivati a Roma», racconta una giovane passeggera. «Intanto passava il tempo – prosegue la testimone – e solo a mezzanotte, a un’ora e mezza dall’atterraggio, ci è stato comunicato che ci saremmo mossi con dei bus navetta». Insieme ai passeggeri provenienti da Lamezia c’erano anche altri compagni di sventura decollati da Trapani e convinti pure loro di raggiungere Fiumicino. Tutti assaliti da un atroce dubbio: come mai soltanto quei due voli Ryanair sono stati dirottati? Aerei di altre compagnie, il cui arrivo a Roma era previsto nella serata di lunedì, sono infatti atterrati nello scalo capitolino. Il vettore irlandese s’è comunque scusato inviando una e-mail ai suoi sfortunati clienti.