Una bimba di appena due anni di San Calogero (Vibo) in imminente pericolo di vita per un forte trauma conseguente alla caduta da un balcone è stata trasportata d’urgenza ieri in serata dalla Calabria a Roma con un Falcon 900 del 31/o Stormo. Lo ha reso noto un comunicato dell’Aeronautica militare.
La bambina era caduta dal balcone della propria abitazione al primo piano finendo su una pianta.
Una scheggia della pianta le ha ferito un occhio senza per fortuna lederle il bulbo oculare.
Dal luogo della caduta è stata trasportata d’urgenza prima al nosocomio di Vibo e poi al Pugliese-Ciaccio di Catanzaro dove è stata visitata dagli oculisti del nosocomio che hanno ritenuto di non poter procedere e hanno chiesto la collaborazione del reparto maxillo facciale del policlinico Mater Domini di Germaneto.
Ma neppure questi specialisti hanno ritenuto di poter intervenire e i sanitari del Pugliese si sono rivolti al dottor Ivan Pietro Aloi, responsabile dell’equipe del Bambino Gesù che opera presso la chirurgia pediatrica del Pugliese.
Il dottor Aloi si è immediatamente interfacciato con il reparto maxillo facciale del Bambino Gesù che ha accettato di procedere sulla bambina.
La piccola è stata quindi trasportata in elicottero con un volo-ambulanza richiesto dalla Prefettura di Catanzaro per permettere il trasferimento nel più breve tempo possibile dall’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro al nosocomio pediatrico del Bambino Gesù di Roma, dove è stata sottoposta alle cure del caso.
La bimba, accompagnata dai familiari sul velivolo, è stata assistita e monitorata durante il volo da un un’equipe medica. La missione si è conclusa poco dopo le 21 a Ciampino, la base stanziale del velivolo, dove l’equipaggio ha ripreso il servizio H24 di pronto impiego. Prezioso è stato dunque l’apporto del personale del Bambino Gesù che ancora opera al Pugliese in regime di convenzione.
Interventi di questo tipo da parte dei velivoli dell’Aeronautica Militare sono molto frequenti, centinaia ogni anno, ogniqualvolta le condizioni e la posizione geografica del paziente rendano necessario il trasporto aereo d’urgenza.
Si tratta di mezzi sempre pronti al decollo e che hanno la capacità di imbarcare equipe ed apparecchiature mediche e sanitarie specifiche, come ad esempio le culle termiche, o addirittura l’ambulanza con il paziente a bordo, come nel caso dei velivoli della 46esima Brigata Aerea di Pisa.