La Provincia di Catanzaro potrà garantire il servizio di trasporto e l'assistenza specialistica agli studenti diversamente abili degli istituti superiori di competenza dell'Ente intermedio. Lo rende noto un comunicato dell'Ente. "Una annosa vertenza - prosegue la nota - che ha trovato una soluzione positiva anche grazie all'impegno del presidente Enzo Bruno che ne ha colto la portata e la valenza sociale. Il presidente della Provincia di Catanzaro si è impegnato per porre fine ad una delle tante problematiche determinate in seguito all'entrata in vigore dalla legge di riordino degli enti locali, la cosiddetta riforma Delrio, che in questo caso andava a gravare sul diritto allo studio di tanti studenti, creando disagio a decine di alunni e alle loro famiglie. Con decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 30 agosto 2016, alla Regione Calabria è stato assegnato un contributo di 2.143.888,76 euro per 'il trasporto scolastico di alunni disabili, assistenza specialistica per l'autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali'. La somma destinata alla Provincia di Catanzaro è di 239.630 euro. Il presidente Bruno ha riaffermato la piena disponibilità della Provincia di Catanzaro, quale Ente strutturato e capace di assolvere la funzione, di garantire il servizio di trasporto in accordo con i dirigenti scolastici interessati, che avranno la garanzia dell'erogazione del servizio di trasporto e assistenza come prima dell'entrata in vigore della legge di riforma del sistema delle autonomie locali". "La soluzione, per la quale il presidente Enzo Bruno si è attivamente impegnato - conclude la nota - pone fine quindi ad uno dei tanti problemi sorti in seguito già citata riforma Delrio, che, come ribadito in più occasioni dallo stesso Bruno nella veste di presidente regionale dell'Upi, per avere piene attuazione necessita di una legge regionale che definisca sia la territorialità delle nuove Aree vaste, che le materie e le risorse economiche di tutte quelle competenze e funzioni prima in capo alle Province e oggi trasferite alla Regione (dal mercato del lavoro, alla cultura, al tempo libero, alla polizia provinciale, eccetera)".
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