La Corte d'Appello di Catanzaro ha confermato la sentenza di primo grado - perché il fatto non sussiste - assolvendo l'ex presiedente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, e l'ex assessore regionale al Personale, oggi consigliere regionale, Domenico Tallini, dalle accuse di abuso d'ufficio, per il conferimento dell'incarico di dirigente del dipartimento Controlli della Giunta regionale ad Alessandra Sarlo, moglie del magistrato Vincenzo Giglio, condannato dal Tribunale di Milano nell'ambito del processo scaturito a carico della cosca di 'ndrangheta Valle-Lampada. Le indagini sulla nomina di Alessandra Sarlo erano partite da una denuncia del dirigente del Personale di Palazzo Alemanni, Luigi Bulotta, che asseriva di essere stato escluso dalla scelta a causa della mancata individuazione di una figura professionale interna all'amministrazione titolare dei requisiti per assumere l'incarico conferito poi alla Sarlo. Giuseppe Scopelliti era difeso dall'avv. Aldo Labate del foro di Reggio Calabria, Tallini, dall'avv. Enzo Ioppoli, del foro di Catanzaro.