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Domenica 24 Novembre 2024

Allievi agenti giurano
alla presenza di Gabrielli

Allievi agenti giurano alla presenza di Gabrielli

La prima volta di Franco Gabrielli in città da capo della Polizia. Non una visita non casuale ma per presenziare al di giuramento degli allievi agenti. Un cerimonia solenne, emozionante ed anche carica di significati. Come la presenza di Gabrielli che tra le scuole di formazione attualmente presenti sul territorio nazionale ha scelto quella più a sud, l’unica del meridione d’Italia. Un segnale importante la presenza del capo della Polizia per un istituto definito di «eccellenza» il cui futuro resta, però, incerto.

Ieri si è ufficialmente concluso con il giuramento solenne il 196esimo corso che ha praticamente “laureato” i 235 allievi agenti che hanno superato le severe prove di selezione e tutti gli esami previsti al termine del lungo e complesso iter formativo. Hanno gridato “lo giuro” alla presenza del loro capo, Franco Gabrielli, e delle massime autorità civili, religiose e militari. Alla cerimonia erano presenti il prefetto Carmelo Casabona; il questore Filippo Bonfiglio; il comandante della Legione Carabinieri Calabria, generale Andrea Rispoli; il comandante provinciale dei carabinieri Gianfilippo Magro; il comandante provinciale della Guardia di finanza Elia Pallaria, il comandante della Capitaneria di Porto Rocco Pepe, il comandante della Polizia municipale Filippo Nesci; il deputato Bruno Censore, il presidente della Commissione regionale anti ‘ndrangheta Arturo Bova, il presidente della Provincia Andrea Niglia. Assente il sindaco Elio Costa che ha inviato al giuramento il suo vice Raimondo Bellantoni.

Affollatissimo il piazzale che ha ospitato la cerimonia con numerose scolaresche e i familiari dei nuovi poliziotti provenienti da ogni parte d’Italia. Un business per il territorio visto che tutte le strutture alberghiere hanno registrato nelle ultime ore il tutto esaurito. Suggestiva la cerimonia curata nei minimi particolari dal direttore della Scuola Stefano Dodaro e dai suoi principali collaboratori. Lo schieramento composto dai 235 agenti in prova è stato comandato dal vice questore aggiunto e capo della Polizia stradale Pasquale Ciocca. Al fianco dei neo-poliziotti le varie associazioni delle forze dell’Ordine che hanno sfilato con il medagliere e i labari: Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanza, Marinai d’Italia e Cavalieri della Repubblica Italiana. Premiati i tre allievi agenti più meritevoli: Antonio Limone, Mattia Messina e Francesco Palma. Il clou della giornata è stato ovviamente il momento del giuramento con i 235 nuovi agenti di polizia che hanno promesso fedeltà alla Repubblica, alla Costituzione ed alle sue leggi al grido di “Lo giuro” al quale è seguito l’inno di Mameli e la preghiera del poliziotto recitata dall’attore vibonese Gianni Colarusso e cantata dall’agente Biagio Arcarisi e dal soprano lirico Mariafrancesca Larosa.

La caserma, intitolata ad Andrea Campagna, giovane poliziotto calabrese vittima di un agguato terroristico nell’aprile del 1979, ha quindi vissuto un’altra giornata memorabile. Resta però l’incertezza sul suo futuro. Il capo della Polizia Franco Gabrielli ha parlato di centro d’eccellenza: «Purtroppo il futuro – ha precisato – non dipende da noi». Nell’ambito delle cosiddette cartolarizzazioni, l’intero immobile è stato venduto ad un gruppo bancario francese alla cifra di 9 milioni di euro. Ogni anno lo Stato paga, quale canone di locazione, alla stessa banca un milione di euro. Un contratto oneroso che scadrà nel 2023. «Per il Dipartimento – spiega il direttore Stefano Dodaro – questa struttura è centrale anche se per l’affitto si paga una cifra abbastanza alta. Al termine del contratto la proprietà potrebbe anche cambiare destinazione d’uso senza alcun obbligo. È chiaro che nell’immediato non c’è pericolo, ma dopo il 2023 tutto potrà accadere». La Scuola di polizia rischia quindi di rimanere senza casa: «Non si può pensare di chiudere – aggiunge Dodaro – un centro d’eccellenza di questo livello, tra l’altro, unico nel meridione. Sono convinto che una soluzione si troverà perché questa è una struttura di alto livello necessaria soprattutto adesso che il Governo ha sbloccato al 100% il turn-over».

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