Prescrizione per i reati di omicidio colposo e omissione d’atti d’ufficio per 13 imputati del processo sull'alluvione che il 3 luglio 2006 sconvolse Vibo Valentia causando tre morti (fra cui un bimbo di soli 16 mesi), 90 feriti, 306 evacuati e danni per 200 milioni di euro. E' quella dichiarata oggi dal Tribunale di Vibo per gli imputati: Ugo Bellantoni, ex dirigente del Comune, Domenico Corigliano, ex comandante della Polizia municipale, Silvana De Carolis, ex dirigente del settore Urbanistica del Comune di Vibo; Giacomo Consoli, ex dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Vibo; Raffaella, Alessandra, Maria Antonietta e Fabrizio Marzano; Pietro La Rosa, responsabile della sorveglianza idraulica dei bacini della provincia di Vibo; Gaetano Bruni, ex presidente della Provincia di Vibo; Paolo Barbieri, ex assessore provinciale; Giovanni Ricca e Ottavio Amaro, responsabile dell’Abr. Nessuno di tali imputati ha inteso rinunciare alla prescrizione. Il processo resta in piedi per la sola ipotesi di reato di disastro colposo. Carenze di giudici, continui cambi del Collegio giudicante, mancate notifiche agli imputati ed ai testi e persino un cd sparito, fra le cause per le quali oggi il Tribunale è arrivato alla prescrizione.