Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 23 Novembre 2024

In pochi minuti strade
come fiumi in piena

In pochi minuti strade come fiumi in piena

Ore 12 di un tranquillo giovedì come tanti altri, anche sul quartiere marinaro, ma con il cielo plumbeo e un’allerta meteo che viene ormai però diramata almeno una dozzina di volte all’anno. Certo, stavolta si parlava addirittura di tempesta sotto forma di uragano ma quanto si è abbattuto su Lido in mezz’ora non è poi stato un ciclone. Una bomba d’acqua, indubbiamente, tuttavia non tale da giustificare quanto accaduto dopo i violenti scrosci di pioggia, peraltro annunciati da saette abbaglianti e tuoni fragorosi provenienti dal mare.

È successo infatti che in circa dieci minuti la maggior parte dei tombini siano saltati con la stessa rapidità dei tappi di spumante a Capodanno, dando origine a una sorta di fiume che ha ben presto invaso l’intero lungomare e quasi tutte le vie interne dell’area. Strade che sono diventate in un battibaleno dei torrenti impetuosi, tanto profondi da cominciare a bloccare le auto basse. I veicoli alti e i suv invece ce la facevano a transitare, però non senza fatica e comunque a velocità ridottissima. I pochi passanti, quindi, pur muniti di ombrello e impermeabili hanno appena fatto in tempo a trovare rifugio dove potevano ripararsi alla meno peggio, perché ogni mezzo in transito - pur procedendo piano - alzava piccoli tsunami in grado di travolgere ogni cosa si trovasse nei pressi.

A un certo punto, soprattutto nella zona centrale del litorale diverse macchine hanno fatto inversione a u per tornare indietro o si sono fermate in zone più sicure anche in considerazione del fatto che l’acqua sull’asfalto cominciava a farsi così alta da rischiare di far muovere anche le vetture parcheggiate. Senza contare che i veicoli più bassi, è successo in vari casi, si sono addirittura bloccati con il motore invaso dal fiume creatosi sul manto stradale. Traffico in tilt e qualche danno, quindi. E meno male che le conseguenze siano state soltanto queste. In parecchi potranno pensare che contro le “cascate dal cielo”, misurate in millimetri di pioggia abbattutasi in una parentesi brevissima e con il potere di trasformare pozzanghere in torrenti impetuosi e vie di comunicazione pianeggianti in laghi artificiali, ci sia poco da fare ed in effetti è così, ma la situazione di Lido resta peculiare. E nessuno interviene in modo preventivo per come dovrebbe, anche in considerazione del fatto che nella popolosa area (intesa come comprensiva pure dei quartieri Giovino, Casciolino e Bellino) insistono l’Alli e il Corace in grado di rappresentare un’ulteriore seria minaccia per l’incolumità delle persone. Soprattutto in circostanze come quelle di ieri con un fenomeno atmosferico estremo che si abbatte più o meno nell’ora dell’uscita di bambini e ragazzi dalle scuole e, come se non bastasse, con una massiccia presenza di gente - in particolare di venditori ambulanti, oltreché di acquirenti - vicina al porto per via del consueto mercatino settimanale. Un’occasione di rischio potenziale davvero alta. E non si sta come premesso parlando di eventi imprevisti, bensì di rovesci fuori dall’ordinario ma ampiamente monitorati e segnalati. Basti pensare ai consueti avvisi della vigilia - se non anche delle ore precedenti al nubifragio - emessi da Protezione Civile e Arpacal così come da tutte le strutture che si dedicano alle previsioni meteo.

Allagamenti sono stati segnalati anche nei plessi scolastici di Aranceto (infanzia e primaria), Corvo (infanzia e primaria) e Fortuna (scuola media); situazioni più volte segnalate dal dirigente scolastico Nuccia Carrozza all’ufficio tecnico competente del Comune.

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