Forse un agguato fallito quello messo in atto a San Gregorio d’Ippona, piccolo centro alle porte di Vibo Valentia, nella mattinata di sabato scorso. I carabinieri non smentiscono e non confermano perchè le indagini, subito avviate, non hanno ancora fornito risultati definitivi. Ma i sospetti non sono pochi. Sulla base di quanto è trapelato tra le 6 e le 6,20 del mattino a scatenare il Far West nei vicoli di San Gregorio d’Ippona, spesso al centro delle cronache e di importanti inchieste contro le cosche del posto portate avanti dalla Dda, sarebbero state quattro persone. Probabilmente un’imboscata per regolare conti in sospeso, come in genere avviene negli ambienti della criminalità organizzata. Il volume di fuoco è stato notevole; i carabinieri della sezione investigazioni scientifiche del Reparto operativo presso il Comando provinciale di Vibo Valentia hanno repertato ben 43 bossoli, quasi tutti di calibro 7,65.
Una sparatoria che per il momento rimane ancora avvolta nel mistero anche se i carabinieri sono particolarmente orientati a battere gli ambienti della criminalità locale. Puntando, in particolare, l’attenzione su quelle giovani leve cresciute e pane e pallottole che provano a imporre le loro regole con la forza delle armi. E non è un caso che gli investigatori abbiano già provveduto ad effettuare una serie di stub (l’esame chimico che rileva la presenza o meno di polveri da sparo sui vestiti). Inoltre, i militari della stazione di San Gregorio d’Ippona, del Nucleo operativo e della Compagnia di Vibo Valentia, agli ordini del capitano Giammarco Borettaz e sotto il coordinamento del colonnello Gianfilippo Magro, nell’immediatezza del fatto hanno provveduto ad effettuare una serie di perquisizioni domiciliari nelle campagne dei San Gregorio, Vibo Valentia e Francica. Veri e propri rastrellamenti tesi a raccogliere degli indizi utili allo sviluppo delle indagini che vengono seguite passo passo dal procuratore facente funzioni di Vibo Valentia, Michele Sirgiovanni.
Un lavoro minuzioso per provare ad identificare gli autori della sparatoria che hanno gettato il piccolo paese sotto una cappa di paura, soprattutto tra quelle famiglie di anziani svegliate che alle prime luci dell’alba di sabato scorso, sono state svegliate dal crepitìo delle pistole.
Altro obiettivo dei militari del capitano Borettaz è quello di arrivare ad individuare la persona ferita, che non risulta essersi presentata a nessun pronto soccorso degli ospedali della zona. Sul luogo della sparatoria, da quanto è stato possibile accertare, i carabinieri avrebbero rinvenuto delle tracce di sangue che ora sono all’esame della sezione investigazioni scientifiche.
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