Già indagato a piede libero per la squallida vicenda che lo vede protagonista, si è sempre difeso sostenendo di essere innamorato della sua piccola vittima. Ma questo non gli ha certo evitato di finire in carcere con l'accusa di violenza sessuale aggravata ed atti sessuali posti in essere nei confronti di una minore degli anni quattordici. Un operaio 53enne di Crotone è stato arrestato nella mattinata odierna gli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato che hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Crotone nei confronti dell'operaio. In questura nel corso di una conferenza stampa che si è appena conclusa, il capo della Mobile Fabio Zampaglione, che era insieme al suo vice Massimiliano Migliaccio e al questore Claudio Sanfilippo, hanno illustrato la vicenda che coinvolge l'uomo e un'adolescente. La brutta storia è venuta alla luce lo scorso mese di ottobre allorquando a seguito di un malore, una tredicenne è stata accompagnata dalla propria madre all'ospedale civile di Crotone. Qui i medici hanno scoperto che la ragazzina era incinta da poco più di cinque mesi. L'adolescente ha perso il bambino. Ma in considerazione della giovanissima età della ragazza veniva attivato, da parte dei sanitari il cosiddetto “protocollo viola”, che consiste in un codice di triage dedicato, finalizzato a garantire protezione ed anonimato alle vittime di violenza o alle persone vulnerabili, nonché a predisporre prestazioni maggiormente idonee ad una più appropriata gestione clinica ed un’efficace assistenza socio-sanitaria.
Davanti al medico responsabile del protocollo, la minorenne ha confidato di aver avuto dei rapporti sessuali, in più occasioni contro la sua volontà, con un signore molto più grande di lei con il quale da tempo intratteneva una “relazione sentimentale”.
La ragazzina aveva addirittura riferito di essere stata, in una circostanza, malmenata dall’uomo poiché non intendendo cedere alle avances, gli aveva manifestato la volontà di riferire tutto alla propria madre.
Sono scattate subito le indagini coordinate dal sostituto procuratore Alessandro Riello e condotte dagli agenti della Mobile. I poliziotti hanno riscontrato il racconto della ragazzina che avrebbe intrattenuto una relazione con l'operaio 53enne da almeno un anno e mezzo. Gli investigatori inoltre si dicono convinti che il 53enne abbia condizionato la testimonianza della ragazza a suo favore, in vista dell’incidente probatorio disposto dal Gip e poi svoltosi nei giorni scorsi nel Tribunale di Crotone.
Raccolti tutti questi elementi il pm ha chiesto ed ottenuto dal giudice delle indagini preliminari, l'arresto in carcere del 53enne accusato di pedofilia.