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Assalto al caveau, 3,5 milioni il bottino

Assalto al caveau, 3,5 milioni il bottino

E' di circa 3,5 milioni di euro
il bottino della rapina compiuta ieri sera nel caveau della
società di trasporto valori Sicurtransport, a Caraffa, nel
catanzarese. La cifra esatta del denaro mancante - nel caveau
c'erano circa 4 milioni di euro - non è stata ancora
quantificata, ma secondo quanto si è appreso, i banditi si
sarebbero impossessati della somma di circa tre milioni e mezzo.

Dieci, dodici minuti: tanto è
durato l'assalto al caveau della Sicurtransport messo a segno
nella serata di ieri da una quindicina di banditi, che avrebbero
agito col volto coperto da passamontagna e con armi pesanti. A
caratterizzare l'assalto è stato il rumore: alcune persone che
abitano nella zona hanno parlato di un botto e di rumori
fortissimi che le hanno indotte a barricarsi in casa e a
chiamare le forze dell'ordine.
I malviventi sono arrivati nella sede della Sicurtransport
con un camion con carrello, per il trasporto di una grossa ruspa
con martello pneumatico e braccio di 3 metri. Prima di entrare
in azione hanno bloccato tutte le strade di accesso con auto
rubate messe di traverso sulla strada a cui hanno dato fuoco.
Quindi hanno staccato una centralina e inserito un dispositivo
che disturba i ponti radio, isolando la zona telefonicamente.
Finito il lavoro preparatorio, la banda ha fatto entrare in
azione la ruspa, che prima ha rotto il pannello esterno del
prefabbricato e poi ha "attaccato" il muro in cemento armato
rinforzato con barre di acciaio del caveau.
Una volta preso il denaro, la banda è fuggita per una strada
sterrata che conduce al fiume Corace dove, probabilmente, aveva
altri mezzi per scappare.

Sono orientate in tutte le
direzioni le indagini della squadra mobile, coordinate dalla
Procura della Repubblica di Catanzaro, per cercare di risalire
ai componenti del commando che nella tarda serata di ieri ha
assaltato il caveau di una di società di trasporto valori nel
catanzarese. Sul luogo dell'assalto sono al lavoro i tecnici
della polizia scientifica per i rilievi, nella speranza di
trovare un indizio che possa mettere gli investigatori sulla
strada giusta per risalire ai rapinatori.
"Stiamo lavorando in stretto contatto con la polizia
giudiziaria, stiamo effettuando attività" è stato il breve
commento del procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri.
La banda, secondo la ricostruzione degli investigatori, ha
agito con rapidità e precisione. Un colpo, quello messo a segno,
che ricorda analoghe rapine compiute in Puglia. Ma la banda ha
agito anche mostrando di conoscere dove andare a colpire. Ed è
anche su questo aspetto che la polizia sta concentrando le
proprie attenzioni per capire chi possa avere fornito
descrizioni dettagliate ai banditi, nel caso venissero da fuori
regione. E chi ha rubato i mezzi - in tutto una decina - che poi
sono stati incendiati sulle vie limitrofe per ritardare
l'intervento delle forze dell'ordine

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