Il giorno dedicato alla festività dell’Immacolata si tinge di sangue nel basso Jonio soveratese dove si allunga la scia di morti lungo la strada statale 106. Lo scontro violentissimo in cui ha perso la vita Vincenzo Staglianò, di 67 anni originario di San Vito sullo Jonio, è avvenuto intorno alle 10.30, in prossimità dell’uscita di Soverato nord nel comune di Montepaone. È qui che la Volksvagen “Variant” a bordo della quale viaggiava l’uomo si è scontrata, per cause ancora in corso di accertamento con un furgone appartenente ad una ditta di fiori piante, giardinaggio e florovivicoltura con sede nella cittadina di Catanzaro, a bordo del quale viaggiavano tre uomini che hanno riportato lievi ferite. Nessuna informazione ufficiale è stata diramata sulla dinamica dell’accaduto su cui non si esclude la possibilità di una manovra azzardata di uno dei due mezzi che, se accertata dai militari dei carabinieri della compagnia di Soverato permetterebbe di definire con chiarezza le responsabilità del grave sinistro.
In attesa delle prime risposte, intanto, sale la rabbia degli abitanti del luogo, di cui si fa portavoce l’associazione “0967”: «È la diciassettesima vittima del 2016 - commenta Antonio Sinopoli - nel solo tratto compreso tra Copanello e Guardavalle, quello per cui non è stato stanziato un solo euro per interventi di manutenzione straordinaria. Non sono però solo le condizioni della strada a preoccuparci ma anche la mancanza di interventi contro le cattive abitudini degli automobilisti».
Proprio su questo punto si alzano le proteste dei residenti che denunciano le quotidiane inversioni di marcia, i sorpassi realizzati in barba alla segnaletica che chiaramente ne indica il divieto, l’imbocco contromano dello svincolo che porta al locale centro commerciale, il transito di gruppi di ciclisti che invadono carreggiate e corsie di emergenza. Infrazioni impunite per la mancanza di controlli e di videocamere di sicurezza che permetterebbero facilmente di individuare i responsabili. Tutto ciò senza contare la presenza di fermate di autobus attese dai passeggeri sugli spartitraffico in prossimità dello svincolo della 106 per il paese di Montepaone. Pericoli denunciati da anni, su cui si attendono seri provvedimenti da parte delle istituzioni a cui si chiede di rompere il silenzio. Intanto una petizione on line lanciata dall’associazione “0967” per chiedere un intervento, supera le 500 firme mentre i fiori lungo la strada costruiscono nuovi altari che raccontano le tragedie di famiglie comuni che perdono i loro cari per qualcosa che ci si chiede se possa davvero essere definita ancora come “tragica fatalità”.
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