Puntuale come la bolletta del gas o la scadenza dell’Imu, ecco che il quotidiano economico “Il Sole 24 Ore“, con l’approssimarsi del Natale regala agli italiani la sua classifica sulla qualità della vita.
In questa sorta di lavagna che divide l’Italia in buoni e cattivi “noi” - noi Calabria, noi Sud, noi negletti d’ogni dove - stiamo sempre dalla parte sbagliata. Cioé in coda. Sarà, forse, colpa del destino cinico e baro...
Quest’anno, nella classifica generale delle 110 province del Belpaese, l’ultimo posto tocca a Vibo Valentia, il penultimo a Reggio Calabria; lo scorso anno, per la cronaca, l’ultimo posto era appannaggio di Reggio, il penultimo di Vibo: se non è zuppa è pan bagnato.
È qui la festa? Sì, “quella” festa è tutta nel meridione: Crotone al 106° posto, Cosenza al 101°, Catanzaro “festeggia” il primato calabrese al 95° posto. In questo ha spodestato Crotone, che lo scorso anno era all’89° posto: un crollo di 17 posizioni, a fronte di un +5 di Catanzaro (Cosenza giù di tre).
In testa c’è Aosta, subentrata a Bolzano che è “precipitata” al 7° posto. Tra le due ci stanno Milano, Trento, Belluno, Sondrio e Firenze. Farà freddo da quelle parti, ma...
Sei, come di consueto, i settori in base ai quali viene stilata la classifica: Reddito, risparmi e consumi; Affari, lavoro e innovazione; Ambiente, servizi e welfare; Demografia, famiglia e integrazione; Giustizia, sicurezza e reati; Cultura, tempo libero e partecipazione. Ogni settore a sua volta è in articolato in diversi indicatori, che possono variare di anno in anno con il mutare della società e dei suoi bisogni.
Nel settore “Reddito, risparmi e consumi” è Crotone a occupare l’ultima posizione. Le altre città calabresi sono sparpagliate, tutte ovviamente nella seconda metà della classifica: Vibo Valentia al 69° posto, Catanzaro al 76°, Cosenza all’89° e Reggio al 93°.
Nel settore “Affari, lavoro e innovazione” l’ultimo posto in classifica è sempre calabrese: Vibo occupa infatti il 110° posto precedendo - guardando la classifica dal basso - Reggio relegata nella 107° posizione; più su Crotone (105°), Cosenza (100°) e Catanzaro (90° posizione).
Che ci farà mai Caserta al 109° posto del settore “Ambiente, servizi e welfare”? La città campana ha infatti impedito uno straordinario en plein: Catanzaro 105° posto, Reggio 106°, Crotone 107°, Cosenza 108° e Vibo 110°. Peccato.
Nel settore “Demografia, famiglia e integrazione“, che considera parametri quali tasso di natalità, indice di vecchia, separazioni e divorzi, le cose vanno un po’ meglio, con Reggio al 41° posto, Catanzaro al 70°, Cosenza al 73°, Crotone al 77° e Vibo all’81°.
Un ragionamento a parte meriterebbe il capitolo “Giustizia, sicurezza e reati“, la cui “lettura” non può essere quella per sua natura semplicistica offerta dall’aridità dei numeri. Le province calabresi sono infatti collocate al 17° posto (Crotone), al 48° (Cosenza), al 58° (Vibo), al 63° (Catanzaro) e all’88° (Reggio), ma si può con ciò sostenere che la nostra regione in quando a sicurezza e a reati consumati sia molto più “affidabile” di altre aree del Paese? Sì, se per esempio si considera che in molte zone della regione è proprio la criminalità “importante“, quella organizzata, a impedire fenomeni di microcriminalità (quella che genera allarme sociale) per evitare che resti alta più del dovuto l’attenzione degli organi dello Stato. Magra consolazione allora essere nei piani alti della classifica.
Infine “Cultura, tempo libero e partecipazione“: c’è poco da dire: Catanzaro 83° posto, Cosenza, 92°, Reggio 101°, Vibo 108° e Crotone all’ultimo posto. È l’indiretta conferma del ragionamento appena accennato.
Il sindacodi Vibo Valentia non ci sta. Contesta il “verdetto” che relega Vibo all’ultimo posto in graduatoria, il sindaco Elio Costa, il quale dichiara di non condividere il rapporto pubblicato dal Sole 24 Ore e sostiene: «Questa è un’indagine che si fonda su situazioni particolari che sono in netto contrasto con la realtà della nostra città. Da quando ci siamo noi – prosegue – è stata dedicata particolare attenzione al verde della città e ai suoi 20 ettari di parchi e villa che i cittadini conoscono bene e che rappresentano un fiore all’occhiello. Invito questi signori del Sole 24 Ore – conclude – ha fare un giro nel centro storico della nostra città».