Avevano messo in atto l'ormai nota procedura del cosiddetto cavallo di ritorno. Rubano l'auto della vittima e la nascondono in zona sicura, dove non può agevolmente essere rinvenuto dalle forze dell'ordine. Poi contattano la vittima e chiedono una somma di denaro come riscatto intimando di non sporgere denuncia, pena la perdita definitiva del veicolo o anche qualcosa di più grave. Una volta avvenuto il pagamento danno indicazioni al malcapitato per poter raggiungere il luogo dove trovare ciò che gli era stato sottratto. Ma per due lametini non è andata a buon fine. Luigi Bevilacqua, di 37 anni, e Renato Bevilacqua (23), già noti alle forze dell'ordine, sono stati arrestati e posti ai domiciliari dai carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme dopo che avevano ottenuto mille euro per la restituzione di un'auto rubata.