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Il killer investiva in aziende create dal nulla in Svizzera

Il killer investiva in aziende create dal nulla in Svizzera

Il dottor Gennaro Pulice aveva messo radici in Svizzera tre anni fa prima d'essere arrestato per omicidio e associazione mafiosa. Aveva due aziende Oltralpe: la Set Swiss di Lodrino, pochi chilometri da Bellinzona nel canton Ticino, si occupava di vendita d'auto di lusso, informatica, edilizia e soprattutto autotrasporti di merci e persone; la Pulice Consulting di Viganello, periferia di Lugano, ditta individuale che faceva più vagamente consulenze commerciali. Titolare di entrambe era Pulice, il killer lametino che a 15 anni vendicò l'assassinio di suo padre uccidendo il presunto omicida davanti ad uno dei supermarket di Antonio Perri, ucciso anche lui 13 anni fa. Da maggio dell’anno scorso è un collaboratore di giustizia, e con le sue rivelazioni sta mettendo in crisi anche il preciso sistema pubblico e privato svizzero. Lo scorso 29 novembre la magistratura elvetica l’ha condannato ad una multa di 700 franchi svizzeri, circa 650 euro per appropriazione indebita ed evasione dell’imposta federale.

La Set Swiss era una società anonima, in teoria una nostra Spa, ma con i componenti del consiglio d'amministratore nascosti, tranne il presidente. Se fallisce una Sa svizzera i creditori possono attingere solo al capitale sociale. Per iscriversi al registro delle imprese la Set Swiss aveva bisogno di un cittadino svizzero, e Pulice ce l’ha fatta corrompendo un dirigente comunale. Il suo nome è coperto dagli omissis negli atti giudiziari italiani, ma la procura antimafia di Catanzaro e gli inquirenti svizzeri stanno collaborando per individuare chi riesce a fare ottenere la cittadinanza elvetica con tanta leggerezza. Visto che Pulice parla di tanti italiani che hanno fatto come lui.

Dopo cinque omicidi confessati, estorsioni e truffe alle banche, il dottore per due volte (giurisprudenza e scienze giuridiche) si è pentito e manda in crisi anche un’intera cosca di ‘ndrangheta di Lamezia, quella degli Iannazzo, ed i clan alleati dei Cannizzaro e dei Daponte. Sono tutti in galera per associazione mafiosa da un anno e mezzo, anche Franco Perri, figlio di quell’Antonio proprietario del supermercato dove Pulice aveva cominciato la sua lunga carriera di killer.

Non è escluso che Pulice in Svizzera abbia dei prestanome. Di sicuro c’è che la Set Swiss intanto trasferita a Gerra, sempre in Ticino, è in liquidazione, mentre la Pulice Consulting trasferita a Lugano centro, in Via Maggio, è fallita pochi mesi dopo l’arresto del killer. Con queste aziende il pentito sostiene di aver portato a termine diverse truffe a banche della Svizzera e della Serbia.

Il suo arresto a Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria, risale al 14 maggio dell’anno scorso. All’alba i poliziotti della Squadra mobile di Catanzaro con i loro colleghi del posto l’hanno preso nell’appartamentino al piano terra di un residence dove stava insieme ad Antonio Chieffallo, anche lui lametino e presunto affiliato della cosca Cannizzaro.

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