Il 2017 sarà un anno decisamente importante per la fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle anime”, tanto cara a Natuzza Evolo, che l’ha sempre considerata la sua sesta figlia. Nei prossimi mesi dovrebbe, infatti, essere aperta al culto la grande chiesa, ormai praticamente completata, realizzata grazie alle generose offerte di centinaia di migliaia di fedeli sparsi in ogni parte del mondo e in particolare dalla grande opera svolta dai cenacoli di preghiera. «Il 2017 è l’anno giusto – ha detto il presidente della fondazione don Pasquale Barone, nel corso della recente assemblea dei soci – per l’apertura della chiesa».
Due sono infatti le ricorrenze importanti direttamente collegate al grande mistero di Paravati e ricordate dallo stesso sacerdote che caratterizzeranno questo nuovo anno: il centenario dell’apparizione della Madonna in quel di Fatima a Lucia, Francesco e Giacinta mentre andavano a pascolare il gregge e il 30esimo anniversario della nascita dell’associazione voluta da Mamma Natuzza poi trasformata in fondazione per favorire «l’elevazione integrale dell’uomo, la sua educazione umana e spirituale e la realizzazione di opere assistenziali a favore dei giovani, dei portatori di handicap, di persone anziane...».
Tempi e modi dell’apertura al culto della grande chiesa saranno comunque, stabiliti in sintonia con il vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea monsignor Luigi Renzo al quale toccherà anche procedere alla nomina del rettore del santuario mariano. Un luogo dello spirito destinato a diventare una delle realtà mariane più importanti d’Italia.
La realizzazione della chiesa, i cui lavori sono partiti alcuni anni fa, è direttamente collegata a quanto contenuto nel testamento spirituale di Mamma Natuzza. «Non è stata una mia volontà. Io sono la messaggera – ha lasciato detto la mistica – di un desiderio manifestatomi dalla Madonna nel 1944, quando mi è apparsa nella mia casa, dopo che ero andata in sposa a Pasquale Nicolace. Quando l’ho vista, le ho detto: come vi ricevo in questa casa brutta? Lei mi ha risposto: non ti preoccupare ci sarà una nuova e grande chiesa che si chiamerà Cuore Maria Rifugio delle Anime per alleviare le necessità di giovani, anziani e di quanti altri si troveranno in stato di bisogno».
La posa della prima pietra, benedetta in Vaticano nel 1998 da Giovanni Paolo II, risale all’8 giugno del 2002. In quella circostanza padre Michele Cordiano si incarico di leggere un messaggio di Natuzza Evolo. «Questa pietra Vergine Santa – invocò la mistica – diventi un santuario perché tutto il mondo ti venga a visitare. Un santuario che possa convertire tutte le anime e in particolare quelle più bisognose».