La Vibonese riparte da Salvatore Campilongo. È lui l’erede di Massimo Costantino sulla panchina rossoblù. Una virata sorprendente, decisa dal presidente Pippo Caffo e dal direttore generale Danilo Beccaria dopo aver capito che sarebbe stato difficile trovare un accordo a tutto campo con Alessandro Erra. La Vibonese aveva fretta di chiudere e non poteva aspettare ancora. Via al piano B che proprio un ripiego non è.
Sasà Campilongo non è l’ultimo arrivato, ma un tecnico con esperienze importanti alle spalle. Ha allenato in serie B l’Avellino, l’Empoli, il Frosinone e la Nocerina. Curriculum prestigioso macchiato da un paio di esoneri. L’ultimo un anno fa a Taranto in serie D. Per lui Vibo è l’occasione che aspettava per rilanciarsi e per dimostrare tutto il suo valore.
«Sono qui perché avevo una gran voglia di rimettermi in gioco - dichiara Campilongo - ma sono qui soprattutto perché ci credo, altrimenti non avrei firmato. L’ultimo posto è la realtà che dobbiamo affrontare e dalla quale dobbiamo risalire, ma la situazione attuale non mi spaventa. Nulla è compromesso e comunque non vedo l’ora di mettermi sotto perché il lavoro è la cosa principale che occorre in casi simili».
Prima di dire sì ha voluto ed ottenuto determinate garanzie.
La società, che ringrazio per avermi scelto, mi ha garantito - conferma - che interverrà sul mercato per rinforzare la squadra. Conosco diversi elementi della rosa attuale ed è chiaro che i primi giorni di lavoro serviranno per farmi un quadro completo della situazione. Mi sembra scontato che bisognerà lavorare anche sull’aspetto mentale, però sono fiducioso per natura».
Domani dirigerà il suo primo allenamento. Ripartirà dall’ultimo posto in classifica e avrà poco meno di due settimane per preparare l’esordio in campionato, tra l’altro, con una sua ex squadra, il Foggia.
«In questo momento - spiega - c’è bisogno di tutti. Anche del supporto di coloro che hanno a cuore le sorti della Vibonese. È chiaro che sta a noi portare la gente dalla nostra parte e spero di poter regalare alla tifoseria qualche bella soddisfazione e qualche risultato importante».
Campilongo ha iniziato la sua carriera da allenatore nel 2002 con la Casertana in serie D. Ha quindi allenato l’Ariano Irpino tra i dilettanti, la Cavese ed il Foggia in C, l’Avellino, l’Empoli, il Frosinone e la Nocerina in B e, più recentemente, l’Ischia (vittoria del campionato di serie D e scudetto dilettanti), la Casertana ed il Taranto l’anno scorso. Campilongo ama giocare con il 4-3-3. Un particolare di non poco conto. La rivoluzione rossoblù partirà proprio dall’attacco. Andranno via Leonetti e Di Curzio. Altri due posti verranno lasciati vacanti da Tindo e Chiavazzo mentre in difesa è stata momentaneamente bloccata la cessione di Sicignano, in lista di sbarco con Costantino. Il nuovo allenatore dovrà valutare chi tenere o dare via tra Sabato e Paparusso. Di sicuro il primo a fare le valigie sarà Giulio Cetrangolo (Igea Virtus?).