Vibo Valentia
Sono stati messi in atto metodi espliciti e sbrigativi. La posta in gioco, secondo gli inquirenti, era piuttosto alta. La gestione del Fondo Credito Sociale sul quale sarebbero dovute confluire inizialmente risorse per circa 20 milioni di euro (poi divenuti 10) era qualcosa a cui la politica, in questo caso l’ex assessore al Lavoro e politiche sociali, non poteva e non voleva rinunciare. E allora era necessario rimuovere tutti gli ostacoli. E tra questi, evidentemente, sulla base di quanto emerge dalla indagini portate avanti dai carabinieri del Ros e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia, c’era da rimuovere il direttore generale Bruno Calvetta, del Dipartimento n. 10, afferente al ramo dell’assessorato al Lavoro. Per questo motivo Salerno avrebbe deciso di imporre le sue scelte nella gestione del Fondo. «Contravvenendo a tutte le regole che presiedono la pubblica gestione delle risorse, la trasparenza dell’azione amministrativa, l’efficienza e l’efficacia della stessa – annota il Gip in ordinanza – Nazzareno Salerno giunge ad imporre la nomina di un Comitato di gestione che si occupi dell’istruttoria delle domande rivolte dai candidati ad ottenere il beneficio».
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