Saranno celebrati oggi pomeriggio alle 15,30 nella Chiesa dell’Annunziata, i funerali della diciottenne Angela Ruberto, rimasta folgorata nella sua vasca da bagno venerdì pomeriggio. Una tragedia che ha lasciato sgomenta non solo la famiglia della giovane, ma tutta la comunità mesorachese. Angela si trovava all’interno della sua abitazione in via Castello, quando ha deciso di farsi un bagno mentre il suo telefonino era quasi scarico. Ha così collegato il suo cellulare ad una ciabatta, una presa elettrica multipla, ed ha appoggiato il suo apparecchio e la prolunga sul bordo della stessa vasca. Probabilmente voleva sentire un po’ di musica mentre faceva il bagno. Sta di fatto che non si sa come, forse per un incauto movimento, la ciabatta elettrica collegata ad una presa di corrente, è scivolata nell’acqua della vasca da bagno e la ragazza è rimasta folgorata da una forte scarica elettrica. Il papà ha scoperto la figlia esanime. Ha chiamato i soccorsi. M a nulla sono serviti i tentativi di rianimazione effettuati dai sanitari del 118, così come vano è stato l’arrivo dell’elisoccorso che intanto era giunto al campo sportivo di Campizzi. La tragedia, purtroppo, era compiuta. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Stazione, che ricade nella giurisdizione della Compagnia di Petilia Policastro, diretta dal capitano Marco D’Angelo.
Nel corso di un sopralluogo, i militari dell’Arma hanno accertato che il dispositivo di sicurezza “salvavita” non era entrato in funzione. L’impianto della casa sarebbe risultato collegato alla rete elettrica, tramite un bypass che aggirava il contatore. Per questo motivo il padre della ragazza, un operaio quarantunenne, è stato, deferito per furto di energia elettrica.
Il corpo di Angela è stato subito trasferito all’obitorio dell’Ospedale di Crotone, dove si è proceduto ad una formale ispezione, secondo le disposizioni del magistrato di turno dottor Alfredo Manca. La salma è stata restituita alla famiglia per le esequie che si svolgeranno oggi, alla presenza di una comunità scossa e addolorata. Centinaia i messaggi di cordoglio alla famiglia e le dediche degli amici che hanno inondato i social network.
Angela, sempre sorridente, aveva frequentato il liceo psicopedagogico di via Campizzi fino a qualche mese addietro, quando si era ritirata dalla scuola. Poi, era diventata animatrice del Gruppo giovani della parrocchia della SS. Annunziata, dove don Claudio Splendido l’aveva accolta benevolmente. Ha lasciato nella disperazione il papà Antonio, la mamma Genoveffa, che gestisce, insieme alla mamma, un negozio di frutta e verdura nella frazione Filippa, ed un fratellino di 13 anni, che, il caso ha voluto che proprio quel venerdì, nel momento del tragico incidente della sorella, si trovasse in gita scolastica a Catanzaro con i suoi compagni di scuola media.
«Anche il sole rimane in ombra oggi su Mesoraca – ha scritto don Francesco Loprete, parroco della Candelora –. C’è un grande silenzio intorno a noi, un silenzio che fa paura. Perché morire a 18 anni quando si ha davanti una vita? Perché? Perché? Ho imparato che davanti al dolore, alla sofferenza, alla morte le nostre risposte facili servono a nulla».
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