«Dallo scorso dicembre abbiamo una legge, pubblicata in questi giorni sulla Gazzetta Ufficiale, che regolamenta la coltivazione e la produzione di cannabis industriale da utilizzare nel settore alimentare e per le sue proprietà terapeutiche. Questo è un fatto rivoluzionario perché finalmente stiamo superando l’oscurantismo culturale che ha sempre caratterizzato questa tematica». Così la deputata Enza Bruno Bossio del Pd intervenuta ad un incontro sul tema “Canapa e cannabis”, un vero e proprio focus sulle potenzialità che la Calabria ha per la coltivazione industriale della marijuana da impiegare in vari ambiti legali.
L’iniziativa in un caffè letterario di Lamezia, ha attirato esperti del settore che da anni si battono per la produzione legale di marijuana e la creazione di una filiera. «Si può finalmente investire in questo settore», ha spiegato la parlamentare, «senza avere la preoccupazione delle denunce e del sequestro della coltivazione.
«Invece la legge sulla liberalizzazione della cannabis per uso personale si è arenata in Parlamento», ha commentato la deputata, «perché ci sono forze politiche che cercano di frenare il percorso di civiltà e democrazia avviato».
Anche la Calabria avrà presto una legge sulla lecita produzione di marijuana industriale; a farsi promotore della normativa è il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea, rappresentato per l’occasione dal suo collaboratore Maurizio Alfano che ha auspicato l’unanimità dei consensi da parte dell’assise calabrese per la proposta. «Abbiamo pensato ad un progetto-pilota», ha spiegato Alfano, «con delle coltivazioni di tipo dimostrativo in alcune aree della regione».
Il ricercatore Giovanni Salerno ha illustrato uno studio sviluppato intorno all’attitudine del suolo calabrese per la coltivazione della cannabis. La ricerca che ha consentito di stilare una mappa: «Riusciamo finalmente a parlare delle tante proprietà della cannabis, e non solo del piacere di fumarsi una canna», ha dichiarato Antonino Chiaramonte, presidente dell’Aps Canapa filiera, «la Calabria come anche la Sicilia, è particolarmente vocata per la coltura di questa pianta che ha bisogno del calore del sole e che può inserirsi nella rotazione con altre colture. La sua produzione può dare buoni profitti».
Maria Grazia Milone, presidente dell’associazione di agricoltori Cia Calabria Centro, ha rimarcato: «Dobbiamo incentivare la sostenibilità e coltivare solo ciò che ci dà dei risultati in base al nostro clima. La produzione della cannabis è un’occasione di sviluppo agricolo da prendere seriamente in considerazione per le importanti opportunità che offre».