Sempre in aumento la percentuale di bambini e di adolescenti che arriva all'ospedale Pugliese per traumi e patologie oculari.
Nei giorni scorsi è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico un tredicenne, proveniente da Cosenza, per lo scoppio del bulbo oculare.
Le condizioni dell'occhio sono apparse da subito complicate e si è prospettato il rischio di perdita totale della funzionalità visiva dell'occhio stesso. Immaginabile lo stato d'animo dei familiari del ragazzino.
Particolarmente delicato è stato l'intervento chirurgico e ricostruttivo eseguito per diverse ore dal primario di oculistica Massimo Turtoro e dall'équipe esperta in oftalmologia pediatrica.
La disperazione della giovane mamma del tredicenne ha lasciato posto alla commozione ed alla gioia alla constatazione del risultato che ha consentito il ripristino della funzionalità visiva.
Le patologie in età pediatrica rappresentano un campo ultraspecialistico dell'Oftalmologia e come tali devono essere affrontate. In questo senso il reparto di oculistica del Pugliese si conferma un centro di riferimento anche per la chirurgia pediatrica.
A parte gli interventi di routine come la cataratta congenita, gli strabismi, la correzione della stenosi delle vie lacrimali, ciò che ha reso il reparto un punto di riferimento per tutta la Calabria è il trattamento dei traumi oculari, che vengono affrontati quotidianamente in quantità notevole.
Ma, al di lá del dato statistico, in questa circostanza si è trattato davvero di un caso che appariva disperato visto che risultavano interessate dal trauma tutte le strutture dell'occhio, da polo a polo.
Ecco perchè fondamentale è risultato, ancora una volta, il fattore tempo e dunque la tempestività dell'intervento sul tredicenne proveniente da Cosenza.
Un elemento che si è rivelato decisivo in un contesto ospedaliero che comunque riesce a dare, attraverso le prestazioni erogate, risposte costanti ad un'utenza estesa nonostante le difficoltà legate all'elevato numero di richieste.